THE OLD SKULL – Vecchio Teschio Feat. DANNO (Colle Der Fomento)
La band composta da Luca Martino (batteria), Francesco Persia (chitarra), Emanuele Calvelli (basso), Alex Merola (chitarra) e DJ Snifta ha offerto un tappeto di ritmiche e chitarre distorte, dove si alternano le rime di nomi storici del rap come Danno del Colle der Fomento, Rancore, Lucci e Chef Ragoo solo per citarne alcuni.
Tra rime, scratch, chitarre distorte e ritmiche serrate, il disco si presenta al pubblico come un tributo al crossover nell’accezione più classica del termine, ma, aggiornato e permeato dallo stile e dal gusto italiano. Già il nome scelto dalla band racchiude un gioco di parole, dove troviamo sia il concetto di “vecchia scuola” (old school), sia un simbolo tipicamente rock/metal come il “teschio” (skull).
La lista degli ospiti prosegue con tre degli MC napoletani più rappresentativi come Shaone, Francesco Paura e Speaker Cenzou, i liguri DSA Commando (Krin183, MacMyc, HellPacso e DJ Sunday), il romano Suarez e il siciliano Nobridge. La scelta delle collaborazioni, come spiega la band, è nata prima di tutto dalla condivisione di una visione: la volontà comune di voler mischiare le carte e sperimentare un percorso che potesse accomunare questi due generi, senza necessariamente dover rincorrere gli esempi d’oltreoceano. La tracklist è completata dalla presenza di DJ Craim, DJ Fastcut, DJ Snifta e D Jaq.
Un disco dove convergono elementi di rap classico del passato, ma, anche arrangiamenti e suoni contemporanei. L’esperienza e gli ascolti maturati in vent’anni di musica, unita alla sensibilità di chi tratta con rispetto e attenzione il mondo delle rime. Un album sempre duro e pensante, ma con approcci e colori diversi.
“Fantasmi, Ruggine e Rumore” disponibile su tutte le piattaforme digitali, CD e LP pubblicato da TAK production, è accompagnato dal videoclip “Vecchio Teschio”. Le immagini firmate da Thomas T. Fasciana, raccontano di un concerto con The Old Skull e Danno si esibiscono in un affollato club, dove a inizio e fine riprese fa capolino Elvis interamente italianizzato, che rende surreale l’atmosfera delle riprese.
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