L’ep d’esordio del quartetto fiorentino sancisce l’adesione sentita, urgente e immediata al classico seme del punk rock made in ’77, quello che dagli Heartbreakers di Johnny Thunders (al cui repertorio potrebbe tranquillamente appartenere un brano come “Empty Eyes”) va a Clash e X (vedi in particolare “Brothers”) con quella mai dimenticata anima a base di primitivo rock ‘n’ roll. Il sound è minimale e ruvido come si conviene, la band viaggia dritta e compatta, perfetta per l’ambito sonoro scelto. Una partenza con un grande scatto.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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