THE SLOKS – Holy Motor

Devastante, gracchiante, urticante esordio per il deragliante trio torinese. Minimalismo a base di chitarra, batteria, voce, sulle tracce di un rock ‘n’ roll primitivo che si fonde con le isterie della no wave di Lydia Lunch, dei formidabili Pussy Galore, dei primi Royal Trux, l’attitudine dei Cramps e l’iconoclastia dadaista dei primi Pere Ubu. Grandissimi.



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