TIN WOODMAN – 30/Forty (The rules of mixing souls)
di
Antonio Bacciocchi
·
Pubblicato 10/05/2023
· Aggiornato 09/05/2023
I Tin Woodman , trio nato dalla collaborazione tra Simone Ferrari (Simon Diamond) , Davide Chiari (Dave The Wave) e Tin Woodman, il bel robot venuto da Wautah, sono tornati per cambiare le carte in tavola. Sia per quanto riguarda la musica, più ruvida e sanguigna rispetto alle sonorità dell’ultimo album Songs For Eternal Lovers , sia per quanto riguarda i temi affrontati, rivolti a una vera e propria critica sociale . Nel novembre 2022 i Tin Woodman hanno registrato due nuovi singoli psych-rock, dalle influenze glam e hip hop, pubblicati tra marzo e aprile 2023 da Retro Vox Records ,tra loro complementari e legati sia sotto l’aspetto progettuale che quello visivo, presentati attraverso due “locandine cinematografiche” e due lyric-video girati nello stesso giorno e nella stessa location con la regia di Iacopo Barattieri (Studio Brado ), accomunati da una TV con tubo catodico, dall’estetica anni 90 e dall’attenzione posta, appunto, sulle parole. Arrangiamenti e produzione sono in linea con il sound rigorosamente analogico perseguito a La Buca Recording Club di Montichiari (BS), con il coinvolgimento di Beppe Mondini (Meteor, Ottone Pesante) alla batteria.30/Forty (The Rules Of Mixing Souls) è un “superfuck”, un supervaffanculo, a ogni forma di costrizione: “Viviamo in un mondo troppo stratificato per essere incasellati in ruoli statici e forzatamente ‘corretti’. Non è un semplice vaffanculo, questo. È molto di più, è un ‘superfuck’ verso tutti quelli che hanno bisogno di giudicare per non sentirsi giudicati, quelli che non accettano il cambiamento che è già in atto. Aprite gli occhi perché ci sono padri di famiglia pronti a essere spudoratamente queer, donne stufe di un’idea di femminilità che puzza di vecchio, bravi ragazzi in camicia da ufficio che desiderano sentirsi ‘scoppiati’ senza dover rendere conto a nessuno, salutisti dal fisico perfetto che amano leccare l’inimmaginabile. Siamo pieni di segreti pronti a esplodere, con personalità rappresentative di chi siamo veramente e delle quali non dobbiamo vergognarci soltanto perché ci impongono di farlo “. Bobby Sixkiller , invece, sempre nelle parole degli stessi Tin Woodman, “è un cacciatore di taglie di una famosissima serie anni ’90 ed è un fuorilegge che acchiappa i criminali autentici, un po’ come questo singolo. Vi osserva, vi segue e vi cattura senza che ve ne siate accorti. È il brano che vi sputtana. Siamo stufi di vedere gente che recita la propria vita male e tristemente. Siamo annoiati da un livello di omologazione d’immagine ormai esasperante. E poi il brano parla di musica, del fatto che essa deve essere sempre un’urgenza, un bisogno primario. Ma ultimamente non lo è mai, anzi diventa uno strumento per arrivare ad altro. Allora BASTA! Dateci un taglio, maledetti egomaniaci “.30/Forty (The Rules Of Mixing Souls) e Bobby Sixkiller rinnovano così ulteriormente la coinvolgente e personale miscela dei Tin Woodman, messa in brillante luce con l’album dello scorso anno, Songs For Eternal Lovers , una fucina di singoli glitterati, un viaggio eclettico attorno al concetto dell’amore e alle sue sfumature di senso che vedeva anche il coinvolgimento di ospiti come DELLERA (Afterhours, The Winstons), Chiara Amalia Bernardini (KICK), Wawa Sané e altri ancora. Songs For Eternal Lovers faceva seguito, all’interno della discografia del progetto bresciano, all’EP d’esordio Metal Sexual Toy Boy del 2017 e al primo album Azkadellia del 2018, entrambi pubblicati da Bello Records. Simon Diamond e Dave The Wave sono sempre stati impegnati in lunghi tour , nei locali più importanti della penisola, anche in apertura a colleghi come Public Service Broadcasting e The Last Internationale, e per gli show a supporto di Songs For Eternal Lovers hanno collezionato circa quaranta date con un completo restyling dell’intero live set in cui Tin Woodman, unico robot musicista al mondo, ha ampliato le sue possibilità con un upgrade di luci e movimenti. Nell’estate 2022 la band si è esibita anche sul Light Stage dello Sziget Festival a Budapest. Occhio alle nuove date estive appena annunciate.
Condividi l'articolo:
on Facebook
Tag: indie italiani pop rock
Antonio Bacciocchi
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
Potrebbero interessarti anche...
Commenti recenti