VALENTINA CARATI – Stelle Cadute 


Regia di Canzio Luciano Nelli

Stelle cadute è una canzone che parla direttamente al cuore di chiunque abbia mai sentito l’intensità dell’amore in tutte le sue sfumature. “Per te che riesci a perderti pure con Google Maps” è più di una semplice frase; è un invito a perdersi nell’emozione e a immergersi completamente in un sentimento che trascende la logica.

Questo brano è un viaggio attraverso i contrasti della vita e dell’amore. Parla di quella persona speciale che ti fa vedere il mondo a colori anche quando tutto intorno sembra bianco e nero. È un inno a chi ha il coraggio di sognare, di amare senza riserve, e di trovare la bellezza anche nelle piccole cose, come la luna piena o la vista della schiena della persona amata.

Con ogni verso, Valentina ha cercato di catturare l’essenza di un amore che è allo stesso tempo dolce e complicato, un desiderio che a volte si sente incompleto, ma che ci ricorda che siamo tutti stelle cadute, cercando il nostro posto nel cosmo. Questa canzone è un promemoria che, nonostante la nostra diffidenza nell’umanità e le incertezze di ogni età, l’amore ha il potere di trasformare, di guarire e di unire.

“Per te che hai fatto colpo sui miei genitori senza nemmeno regalarmi mai dei fiori” è un verso che parla di un amore genuino, che non ha bisogno di gesti grandiosi per essere riconosciuto. È un amore che si esprime attraverso le piccole azioni quotidiane, che lascia un’impronta indelebile sul cuore e sull’anima.

Con questo brano, la giovane cantautrice bolognese spera di aver creato qualcosa che possa risuonare con chiunque ascolti, che possa essere un compagno nei momenti di solitudine e un simbolo di speranza quando tutto sembra perduto. Perché alla fine, siamo tutti stelle a metà, forti come la pietra ma fragili come la carta, e la musica è il nostro modo di guardare e sognare la realtà.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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