“FUGHE E COMPROMESSI”, il nuovo singolo di Vasco Barbieri già disponibile sulle piattaforme digitali dal 7 dicembre ed il cui videoclip è stato selezionato al Barcelona Indie FilmMakers Festival, nella sezione Best Music Video, e al Prisma Independent Film Awards di Roma.
“Fughe e Compromessi” è una canzone stratificata e dai molti livelli di lettura. Ciò è dovuto al fatto che ha avuto una composizione intervallata da un lutto molto triste che ha spinto Vasco Barbieri e ridefinire i significati di ogni parola. Se all’inizio, infatti, era intesa come il riconoscimento di una scissione intimistica mai del tutto realizzabile, dopo la morte del padre, a cui è dedicata la canzone, ha acquisito un significato più profondo e universale, immaginando che fosse lui a cantarla dal suo letto di morte, diviso fra il lottare per rimanere in vita e l’abbandonarsi all’ignoto di ciò che sta oltre. La canzone ha, quindi, assunto un ulteriore significato, rappresentato nel video, in cui due giovani si ritrovano strappati dal proprio amore, dal proprio punto di riferimento, e finiscono per camminare da soli sui due bordi del fiume.
Commenta l’artista a proposito del suo nuovo brano: “Talvolta soltanto separandosi ci si trova”
Il videoclip di “Fughe e Compromessi” è ambientato in una Roma spettrale a causa di un improvviso blackout telematico (internet e telefoni fuori uso) che mette a nudo le incomprensioni di una coppia di ragazzi che, non potendosi più rintracciare con i propri smartphone, si rincorrono per tutta la notte senza riuscire a incontrarsi. Il dover uscire dalla comfort zone della comunicazione abituale (apparentemente facile, tramite telefono) porta i protagonisti a perdere i punti di riferimento, a dubitare di se stessi, entrando in crisi al tal punto da non riuscire neppure ad alzare lo sguardo dai propri cellulari per riconoscere l’altro sulla sponda opposta del fiume. Finanche Cloto (la musa del tempo, che nel video “Il ritorno” si era lasciata incantare dal destino del musicista e che ora è raffigurata dalla ragazza fuori dal locale chiuso mentre cerca disperatamente la connessione) si ritrova bloccata nell’impotenza della dipendenza. Mentre i protagonisti si cercano disperatamente cantando alcuni versi della canzone, il cantante compare avvolto in un telo, come la placenta di un feto che lo protegge e lo separa dal mondo, finché non se ne libera scoprendo una natura luminosa piena di verde e di cielo azzurro intorno a sé, in contrapposizione ai personaggi che, invece, continuano a rimanere chiusi nella loro ansia disperata. Sul finale Vasco trova però il coraggio di svelarsi da quella placenta di plastica che l’aveva protetto e tenuto distante dal mondo, scoprendo che aldilà di quell’abitudine era circondato da una natura rigogliosa ed un cielo azzurrissimo che lo riempiono finalmente di una nuova curiosità, dandogli la forza per un ritorno alla realtà.
Il videoclip affronta il tema della dipendenza, oramai innata, dal cellulare e dai social che, da strumenti di supporto sono diventati, nel bene e nel male, parte integrante della nostra vita sia sentimentale che lavorativa. Invita perciò a riflettere sulla loro importanza e sulla necessità di recuperare un contatto fisico non più solo virtuale. |
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