VERDENA – Endkadenz vol 2
“Wow” nel 2011 fu un piccolo capolavoro che segnò a fuoco la scena “alternativa” italiana. Dopo quattro anni l’attesa per il ritorno dei Verdena era alta e la decisione della casa discografica di dividere il nuovo lavoro, previsto come opera unica, in due distinti album in uscita a otto mesi di distanza l’uno dall’altro, sicuramente controversa e discutibile.
Il volume 1 di “Endkadenz”, pubblicato a gennaio, destò qualche perplessità, pur confermando il livello qualitativo del terzetto lombardo. Il secondo ribadisce, di nuovo, quanto la band sia una spanna al di sopra di buona parte di ciò che circola nell’Italia indie anche se sembra contenere una stanchezza di fondo nella proposta, riconoscibile e personalissima quanto, talvolta, prevedibile. L’approccio è più pop e solare (per quanto si possano definire solari i Verdena) rispetto al primo volume, più sperimentale ma meno ostico, più lirico e psichedelico. Tredici brani, tanta (troppa?) carne al fuoco per un disco che non passerà, ancora una volta, inosservato.
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