I Violent Scenes raccontano la nascita del Rebirth EP:
“Durante un live-set a Catania nel 2018, in cui sonorizzavamo Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth (Gainax, 1997), abbiamo cominciato a notare alcune analogie tra i brani su cui stavamo lavorando e l’anime giapponese. Come per Hideaki Anno, anche per noi è tanto difficile allontanarci dalla nostra creatura preferita, Know by Heart (Angapp, 2017), così le abbiamo dedicato un ultimo addio. Unit: 01-02-03 non sono altro che tre dei brani di KBH riarrangiati in versione elettronica, come li abbiamo suonati dal vivo negli ultimi anni. I testi, come dei passi biblici, auguravano una rinascita che si è poi trasformata in apocalisse.
La pandemia di COVID-19 è anche un modo per sentirsi vivi in un mondo copia del mondo. È questa la vera natura dell’evoluzione? Morire per rinascere senza Dio?”
Il nuovo videoclip di Antonio Stea per Unit 2 dei Violent Scenes vede protagonista un uomo che riconosce se stesso nella Natura, filmata con una telecamera endoscopica, fino ad accoglierla nel suo corpo colorandosi di viola.
Il colore viola, lo stesso dell’avatar della band, è il colore del Sahasrara, “il chakra
della corona”, il più profondo e spirituale tra i sette, attraverso cui l’individuo,
percependo l’Unità nel Tutto, può accedere al livello successivo.
Sow a thought, reap an action; so an action, reap a habit; sow a habit, reap a character; sow a character, reap a destiny. Swami Sivananda
Violent Scenes è il Nuovo Teatro Greco.
Custode della lezione di Euripide e di Godard, disprezza le rappresentazioni teatrali contemporanee, a cui si può accedere dal telecomando, e riafferma la Tragedia come atto non-violento. Violent Scenes è una litania nel tentativo di restare umani.
La band è costruita su una profonda amicizia. I quattro membri, di origine pugliese, si dividono tra Bari e Roma.
In cinque anni i VS hanno messo in scena diversi lavori: un album, un EP, lo spettacolo teatrale “Abbandoni” con la compagnia pugliese Teatro delle Rane, il reading psichedelico dei “Dialoghi con Leucò” di Cesare Pavese, il live painting “Sushumna” con l’artista visiva siciliana Silvia Ruggeri, alcune sonorizzazioni di Godard, Lynch e anime giapponesi e più di cento concerti in giro per l’Italia, aprendo per Uzeda, Mokadelic, Aki Onda, Control Unit e molti altri.
Nel 2019 “Grim July”, il primo music video tratto da “Stimmung” (Angapp, 2019), vince il Cineconcerto Music Film Festival a Montecarotto (AN). La giuria è presieduta da Corrado Nuccini, membro della band post-rock Giardini di Mirò.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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