IL VUOTO ELETTRICO – Un bagno di vita
Secondo estratto da “TRAUM”, il concept-album – prodotto da Xabier Iriondo – ambientato in una casa dove ogni stanza è una stagione della vita. Ecco il brano abbinato “alla stanza dedicata alla terza età dove emerge la percezione di non avere vissuto per niente, di aver gettato alle ortiche ogni possibilità di riscatto“.
“Un bagno di vita” è il nuovo videoclip de Il Vuoto Elettrico, secondo estratto da “TRAUM”, il disco prodotto da Xabier Iriondo (Afterhours, Todo Modo) che la formazione bergamasco-bresciana ha pubblicato lo scorso 10 marzo per Dreamingorilla Records / I Dischi del Minollo / La Stalla Domestica.
“TRAUM” è un concept album ambientato in una casa dove ogni canzone è una stanza e ogni stanza una stagione dell’esistenza. “Un bagno di vita”, spiega Il Vuoto Elettrico, “è la stanza dedicata alla terza età, quella dei sessanta/settant’anni, dove la percezione di non avere vissuto per niente, di aver gettato alle ortiche ogni possibilità di riscatto è tangibile. L’uomo si stende nella vasca e decide di fare un bagno di umiltà: i rimpianti della vita passata sono lì che lo attendono, funesti come presagi che si stanno definitivamente avverando. Rimane un’unica considerazione amara: la perfezione degli attimi di felicità è cosa ardua da riconoscere nel momento preciso in cui questa avviene.”
Al brano è abbinato un clip realizzato da Frame Lab che – come del resto la canzone e l’intero disco – si può definire tutto tranne che morbido e accondiscendente. La fotografia scura e claustrofobica delle scene della vasca da bagno si contrappone ai frame adrenalinici, “secchi” e nervosi che vedono protagonista la band, mentre il suono descrive al meglio l’evoluzione de Il Vuoto Elettrico dal post-hardcore degli esordi verso una forma di post-punk urticante e brevilineo.
“TRAUM” è un lavoro che indaga il rapporto fra il tempo, la vita e la conoscenza di sé stessi, analizzati attraverso il trauma e il sogno (“traum” in tedesco) come chiavi di lettura rispettivamente del passato e del futuro.
I nove episodi del disco fanno rimbalzare l’ascoltatore fra spigoli appuntiti, impreviste ritmiche pop, rumorismi vocali e implosioni soffocanti, mentre le parole sono inesorabili, lavorano ai fianchi per mirare allo sterno e alimentano una tracklist dove viene recisa ogni vena di falsità, affinché sul terreno rimanga solamente la carne viva.
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