Warren Zanes – Liberami dal nulla. Bruce Springsteen e Nebraska
Pur non essendo un grande fan di Bruce Springsteen, di cui ho sempre apprezzato poco, il libro di Warren Zanes (chitarrista dei Del Fuegos e stupendo narratore), molto ben tradotto da Alessandro Besselva Averame, è coinvolgente, appassionante, ricco di spunti, idee, osservazioni.
Si parla di “Nebraska” l’album inciso in solitudine nel 1982, dopo il successo di “The river” e poco prima della consacrazione di “Born in the Usa”.
Un disco cupo, drammatico, ostico, acustico, chitarra e voce, che spiazzò fan e critici (per il sottoscritto rimane il migliore della sua produzione).
Scritto e registrato in un momento di profonda crisi esistenziale (come rivela e approfondisce il libro).
“Era pronto a fare il grande salto verso il successo, poi si fermò.
In pratica entrò in clandestinità…Nebraska era una pittura rupestre nell’era della fotografia”.
E’ noto l’amore del Boss per i Suicide, gruppo apparentemente antitetico alla sua opera ma che invece sono stati decisivi per l’incisione dell’album.
“I Suicide, c’era qualcosa in loro che mi attirava. Una musica pericolosissima che parlava ad alcune parti di te con le quali non sempre la musica riusciva a entrare in contatto. Ha influenzato parecchio “Nebraska”, direi soprattutto il tono del disco. Nella loro musica c’era una spietatezza che mi affascinava e che volevo entrasse a fare parte della mia musica.”
Zanes chiacchiera con Bruce, racconta particolari inediti, fa parlare collaboratori e amici, tesse un’affascinante tela che copre tutto il prima, durante e dopo un disco così unico, particolare e importante.
Warren Zanes scrive una delle considerazioni più illuminate su cosa vuol dire suonare in una band:
Fin dall’epoca dei primi Beatles, i gruppi rock rock ‘n’ roll rappresentavano il luogo in cui si identificavano molti giovani maschi americani.
Per quelli che arrivarono dopo, entrare a fare parte di una band significa ESISTERE.
La gente faceva dei sacrifici per riuscirci.
Io sapevo il motivo, se non altro perché lo sperimentavo dall’interno.
Quando mio fratello mi portò nei Del Fuegos, un sacco di cose cominciarono improvvisamente ad avere senso.
Ero parte di qualcosa.
E quando me ne andai, non parlandogli più per due anni dopo una serie di brutali discussioni?
Non facevo più parte di quella cosa.
O eri dentro o eri fuori.
Mi sono reso conto che le persone non parlano molto spesso della pazienza e della forza d’animo che occorrono per fare parte di un gruppo.
LE BAND TI POSSONO SPEZZARE IL CUORE.”
Warren Zanes
Liberami dal nulla. Bruce Springsteen e Nebraska
Jimenez Edizioni
280 pagine
22 euro
Commenti recenti