NOT A GOOD SIGN – From a distance
La scena prog italiana ha sempre goduto di buona salute anche dopo i fasti degli anni 70. L’ennesima riprova arriva dal secondo album del quintetto milanese che si rifà ai consueti canoni del genere (dai King Crimson a Gentle Giant e primi Yes, Marillion in particolare) ma senza dilungarsi nelle sempre temute interminabili suite. I brani aleggiano spesso di atmosfere pop rock pur mantenendo salde le radici nel genere di provenienza. Esecuzione e registrazione sono impeccabili, l’album ben composto e attuale senza alcuno sguardo nostalgico al passato.
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