I TRADITORI – Parquet
“Parquet” è il video del primo singolo de I Traditori, “gruppo pop dell’Appennino romagnolo”, come amano farsi chiamare loro, girato dal fotografo Pietro Bondi e anticipa l’uscita, prevista per il 7 luglio, del disco di debutto “Novità”.
“Il video di ‘Parquet’ – raccontano I Traditori – allarga l’espressione del disagio dalla sola musica all’immagine. Quattro ragazzi quasi trentenni che si portano dietro i disturbi caratteristici della loro generazione, o meglio di quelli che come loro non sono soliti essere dalla parte dei fighi. Costretti a portare in giro un pesante divano per poi perderci le giornate seduti sopra.”
“Novità” mette insieme sei tracce che raccontano – con ironia ma anche con l’urgenza di chi si sente coinvolto in prima persona – di vite irrisolte, amori che lasciano nostalgie e ferite e lavori che ci fanno essere sempre un po’ distanti da quello che vorremmo essere davvero. Il tutto narrato in canzoni rotonde, dalle melodie che si insinuano sotto pelle, con qualche graffio elettrico che arriva improvviso e illumina le parole. Caratteristiche che fanno di “Novità” un disco in tutto e per tutto pop. Ma ad altissima densità emozionale.
I Traditori sono quattro, vengono da San Piero in Bagno (FC) e “Novità” è il loro (breve) disco d’esordio registrato al Soundido di Bagno di Romagna (FC) da Massimiliano Amadori (Mazapegul, Opez, Daunbailò) con il contributo artistico di Davide Titano Gulmanelli (Jang Senato, Daunbailò). Loro sono son gruppo di ragazzi cresciuti nella tempesta televisiva e pubblicitaria degli anni Novanta ed è innegabile che il decennio di “Lemon tree” dei Fool’s Garden abbia lasciato nel dna de I Traditori un desiderio di ritornelli orecchiabili e melodie accoglienti. Melodie che significano Beatles e indie-pop anglofono e italiano, ma anche blues preso di striscio e densi strati di nebbie psichedeliche, proprio mentre il folk si elettrifica e il rock anni Settanta si piega ad accattivanti ganci chitarristici.
“Novità” è un disco leggero e dolceamaro, che ai magoni da cameretta preferisce un suono fisico e un’attitudine a volte piuttosto ruspante, dove le chitarre sono aspre e una dolente canzone d’amore finito come “Parquet” può terminare con un liberatorio “pisare” (“scopare” in dialetto sampierano). Mai così sincero per una band che si fa chiamare I Traditori.
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