La band veronese coglie il segno con il terzo capitolo della produzione discografica che non solo è il disco della maturità ma anche e soprattutto un prezioso gioiello di equilibrio, grazia sonora, accostamenti originali ma perfettamente coerenti nel momento in cui si accostano il Tex Mex, il sound “desertico” dei Calexico, l’exotica di Yma Sumac, il dolce sapore Lounge Music, l’evocativo richiamo alle colonne sonore di classici western di Morricone o alle follie visive di Quentin Tarantino. Non a caso i Peluqueria Hernandez sono stati spesso vicini anche al mondo cinematografico (su tutti il mediometraggio Peluqueria Hernandez – Il Film nel quale i membri del gruppo appaiono in una vicenda surreale. Il disco è quasi esclusivamente strumentale, carico di (auto) ironia (basti leggere titoli come Tinto Bruna non avrai il mio scalpo o Torpedone per l’Inferno) e si chiude alla perfezione con una cover dell’immortale Tequila dei Champs. Mamboo è fresco, solare, gradevole, perfetta colonna sonora per qualsivoglia attività.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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