RAFFAELE MEALE – Fuori i compagni dalle balere
Curioso che sia un romano ad addentrarsi con tanta passione e altrettanta dovizia di particolari nella musica emiliano-romagnola.
Eppure Raffaele Meale ci riesce alla perfezione come un conterraneo da infinite generazioni.
Parte da lontano, dalla nascita del liscio e da Nilla Pizzi, arrivando a Nomadi, Morandi, Dalla, Guccini, Lolli, fino ai primi vagiti punk/wave di Gaznevada e Skiantos, alla scena 80’s di CCCP (e pure Not Moving, nobilitati da un intero capitolo…grazie…) e giunge ai nostri giorni, passando attraverso le forche caudine ma doverose dei vari Vasco e Ligabue.
Da rimarcare una scrittura cristallina, ficcante, brillante, freschissima e il coraggio di dispensare (talvolta) doverose e giustificatissime mazzate quando necessario, senza troppi giri di parole o esitazioni.
“Fuori i compagni dalle balere” (titolo geniale), edito da Arcana, racconta di una terra particolarmente prolifica per il rock nostrano ed è un compendio necessario (con opportuna discografia consigliata finale) per chi vuole un quadro esaustivo di ciò che è successo da queste parti in questi decenni.
Commenti recenti