DIFIORE – Scie chimiche
Anche se è conduttore di Avenida Brasil (trasmissione di musica brasiliana in onda settimanalmente su Radio Popolare Network), Giordano Di Fiore, in arte Difiore, non è sicuramente una versione di Gilberto Gil italiana. Saldamente ancorato alla lezione del cantautorato italiano anni 70, con un timbro vocale che fa pensare al primo ed emozionante Luca Carboni, Difiore, dalla Bicocca (osservatorio sulla Milano periferica, una volta operaia), ci regala “scie chimiche” sempre diverse, sempre accattivanti. Nel disco ci sono due elementi fondanti: la politica (Scie Chimiche, Novecento, Compagni) e l’intimismo (Emotili, Ti voglio bene, In bilico, Occhi di donna), passando per la disillusione (Città Inutile, L’Amore non c’è, Perdere l’Ispirazione), la speranza (Un’altra carta) ed il dolore (Oriente). Una bella prova di cantautorato moderno,
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