FRANK CADOPPI – La luna e altre divagazioni
https://www.youtube.com/watch?v=AuxqKqlPXCA
Tratto dall’album “Nato per questo”
Diretto da Daniele Sarti
FRANK CADOPPI
Frank Cadoppi, classe 1986, esordisce nel 2010 con “Alcool Rap: I Racconti Del Fiume”, disco in cui cerca di conciliare la forma cantautoriale con le più classiche strutture musicali del rap. Il disco ottiene un buon successo, sia dal punto di vista della critica che del pubblico, ma l’autore è in cerca di sonorità estranee al panorama italiano e si ritira momentaneamente per fare ricerca con piccole formazioni non ufficiali con cui sperimenta percorsi differenti.
A riportare in attività Frank Cadoppi, a distanza di cinque anni dal suo unico album, è Roberto Segreti, il quale, giovane producer proveniente dall’ambiente della techno e caratterizzato da gusti raffinati che guardano più all’Europa che all’Italia, riesce a fornire al nostro le basi per costruire una alternativa vera al classico modo di intendere il rap. Nel giro di pochi mesi vengono tirati già un notevole numero di pezzi e, proprio pescando fra questi, vengono selezionati i nove che compongono “Nato Per Questo”, l’atteso ritorno discografico del cantautore rap emiliano
“NATO PER QUESTO”
Con questo debutto Frank Cadoppi crea qualcosa di nuovo e unico in Italia. I nove brani proposti, infatti, costruiti su rime non convenzionali, temi fuori dall’ordinario e flow pacato e avvolgente, creano una nuova formula, basata sul combinare idee cerebrali a uno spoken word fluido e intellettuale. Ma non è finita qui. All’elettronica, infatti, c’è Roberto Segreti che, mescolando con gusto ed esperienza techno, ambient e pop, dà vita a un sound che fa dell’essere raffinato, colto ed estremamente attuale i suoi tre punti di forza. E, quindi, non resta che perdersi dentro i coinvolgenti mondi minimali di Non Dormo Per Tutti, nei caldi ritornelli di Indifferente o nell’incisività, soffocante, di Nato Per Questo. Ci sono le immense distese synth della fredda Pianura, la marzialità della tetra L’Ennesimo Venerdì Sera e gli inattesi riferimenti alla Sun Ra Arkestra (Il Ponte). Oppure la determinata ossessività di Parole Libere, l’introversione pensierosa di Musica Per Le Pareti e la sognante delicatezza della pacifica e accogliente La Luna E Altre Divagazioni.
Nove brani per un disco che non lascia proprio nulla al caso, nemmeno il packaging. La grafica, infatti, realizzata da Irene Alessandrino (architetto/designer), prevede due differenti immagini per la stampa del cd, ognuna in edizione limitata a 60 copie. La copertina del disco, invece, onirica e carica di tensioni simboliche (alla cui base c’è una rielaborazione dei tarocchi marsigliesi), rompe fortemente con il classico immaginario rap italiano, dando vita a uno scarto paradigmatico che colloca, inevitabilmente, l’intero lavoro su dimensioni altre
Commenti recenti