Nuova Musica Italiana – 4 recensioni
Il NIDO – I piedi della follia
Esordio in salsa funk e fusion per Il Nido, dopo un ep uscito nel 2012.
Nell’album convergono anche intermezzi reggae, riff hard, ritmiche serrate, tocchi prog (che talvolta riportano agli Yes di “Tomato”), sfuriate funk punk che starebbero bene in un disco dei Living Colour e ancora jazz, swing, rockabilly. Di tutto. Il tutto condito da un ampio uso di ironia Zappiana. I piedi della follia” è godibile, divertente e zeppo di riferimenti colti.
INCENERE – Brindo alla vita
Trio trevigiano dai chiari connotati punk rock (tra Green Day, Punkreas e Social Distortion con momenti che riportano al punk dalle tine 60’s m) nati dalle ceneri dei Cattive Abitudini.
“Brindo alla vita” percorre sentieri ampiamente collaudati e battuti ma con convinzione, grande capacità tecnica, ottime canzoni e una produzione adeguata che rende giustizia in dinamica e potenza ad un prodotto di qualità.
CORDEPAZZE – L’arte della fuga
Il secondo album del quartetto palermitano conferma la qualità del gruppo più volte premiata nel corso degli anni (Premio De Andrè, partecipazione al Tenco, Premio dela Critica a Musicultura 2009).
La canzone d’autore italiana (Fossati, Battiato su tutti e perchè no? il migliore Celentano che raccontava storie oblique) si mischia a sonorità rock e ad arrangiamenti di sapore new wave (e del Bowie berlinese).
Un ibrido ben equilibrato e di grande gusto, levatura e raffinatezza.
CANEBIANCO – Intignato
Alle spalle anni di svariate esperienze e con EP all’attivo, i marchigiani Canebianco arrivano all’esordio sulla lunga distanza con 11 brani dalle influenze variegate, dalle matrici folk alla rivisitazione tricolore di “Wild thing” dei Troggs con il titolo di “Se fossi” fino a influenze alla Clash che spuntano frequenti qua e là, arricchiti da testi di particolare spessore (“Dissento” e “Indignato” quest’ultima che sembra tratta da uno dei primi album di Eugenio Finardi).
Un lavoro molto interessante, accattivante, energico.
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