Nuova Musica Italiana – 4 recensioni
PAOLO BONFANTI – Exile on backstreets
Il genovese Bonfanti ha alle spalle un fior fiore di carriera on the road e in studio con band del calibro di Big Fat Mama (tra i primi gruppi a suonare blues in Italia negli anni 80), poi con i Downtown e con una lunga attività solista caratterizzata da centinaia di concerti, una decina di album e collaborazioni con acuni dei principali esponenti del rock blues mondiale.
“Exile on backstreets” è l’ennesima tappa di questo lungo percorso e vi convergono i decenni trascorsi a contatto con la materia prima: blues, lo street rock alla Bruce Springsteen, accenni ai Rolling Stones, soul, rhythm and blues.
L’album è godibilissimo, suonato e prodotto ad altissimo livello qualitativo con grande feeling e tanta anima.
RUBBISH FACTORY – The sun
Duo che scava fino all’inferno per estrarne una caustica e fumigante colata di rozza elettricità stoner in pieno mood Queens of the Stone Age a cui si ispirano le modulate melodie di sapore psichedelico sotto cui zappa una ritmica serrata accompagnata da un feroce chitarre distorta.
Ci sono anche echi Led Zeppeliniani, di Wolfmother e primi Soul Asylum.
Suoni perfetti, dinamica super, album di sicura presa per gli estimatori del genere.
DAVID LENCI and the STARMAKERS – s/t
David Lenci e’ uno dei piu’ importanti tecnici del suono e produttori italiani. Nella sua ventennale carriera ha collaborato con Steve Albini, Uzeda, Rob Ellis, Charlotte Hatherley e ha fondato l’etichetta Red House Blues Revue che fa capo agli omonimi studi di registrazione.
L’album è un pregevole omaggio alle sue radici grunge in cui si innesta una sensibilità psycho stoner e una voce spesso debitrice ai toni oscuri di Mark Lanegan.
I 10 brani non disdegnano riferimenti ai Queens of the Stone Age o ai Pearl Jam (vedi in particolare la conclusiva “The train has gone”).
PERRO MALO – Useless
Puro e semplice rock n roll che spazia da MC5 e Stooges a sonorità di marca vagamente stoner con tocchi pichedelici. Riuscita la cover di “Vicious” di Lou Reed, ottimi gli altri quattro brani, grezzi, elettrici, scarni, aggressivi al punto giusto.
Commenti recenti