ADRIANO FORMOSO – Zajal

“Zajal” è una toccante composizione che celebra l’unione e la fratellanza tra culture, con un ponte immaginario tra Roma e Beirut. Il brano, dal titolo evocativo che richiama la tradizione poetica araba del Zajal, propone un messaggio universale di pace e comprensione, rifiutando ogni forma di pregiudizio e divisione. Con un omaggio ad Amir Bascir, figura simbolica che vede l’Italia come “la casa di chi non ha convinzioni che celan rancori”, il cantautore ci invita a riflettere su un’Italia aperta e accogliente, dove l’amore per le diversità è fonte di ricchezza. Il brano è un inno alla solidarietà e all’amicizia, ricordandoci che “l’amico si riconosce nel momento del bisogno” (ES-Sadeeq waqt eD-Deeq). La canzone si presenta come una commistione poetica e musicale tra Oriente e Occidente, una ballata contemporanea che sfida le barriere culturali e invita a una riflessione profonda sulla nostra comune umanità.

Spiega l’artista a proposito del brano: «Nel testo di “Zajal”, intreccio versi carichi di significato e riflessione. “La stessa luna, la stessa notte, è nostra amica tra Roma e Beirut” ci ricorda come, al di là delle distanze geografiche, esistano elementi che accomunano tutti gli esseri umani. Questa comunanza è espressa con dolcezza anche nell’immagine del “bimbo che dorme senza sapere se è a Saida o Milano”, simbolo di una giovinezza innocente e ignara delle divisioni del mondo degli adulti. Il brano si sofferma su temi profondi, come l’importanza di guardare oltre le apparenze e abbracciare ciò che unisce, piuttosto che ciò che divide. La frase “una sola mano non può applaudire” (Ead waHdha maa betSaffeq), un antico proverbio arabo, diventa il cuore pulsante del messaggio: la cooperazione e la comprensione reciproca sono necessarie per costruire un mondo migliore».

Biografia

Adriano Formoso è un cantautore italiano, ricercatore in neuroscienze psicologo psicoterapeuta fondatore della Neuropsicofonia. Vive e lavora a Milano alternando la professione clinica e di docente universitario a quella di opinionista per giornali, riviste, radio e televisioni nazionali.

Da cantautore ha pubblicato due album Obiezioni di coscienza RTI Music nel 2000 e Cosa suona il mondo Columbia Sony Music nel 2004. La sua musica spazia dal rock al blues alla musica etnica contaminata da sonorità standardizzate nella sua ricerca iniziata nei primi anni 2000 sulla relazione tra musica e cervello. I suoi brani hanno avuto un percorso evolutivo sino a diventare strumento imprescindibile delle terapie con i suoi pazienti.

Ha dedicato la sua vita all’arte e alla salute mentale anche attraverso il teatro, la pittura, la scrittura e la musica.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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