CORDE OBLIQUE – A step to lose the balance
‘A Step to lose the Balance‘ è il nuovo brano dei napoletani Corde Oblique, secondo estratto da ‘Cries and Whispers‘, il nuovo album della band in uscita il 14 febbraio 2025 per In the Morningside Records.
Mentre il primo singolo in chiave acustica, ‘Souvenirs d’un autre monde‘, era tratto dal Vol. 2 (‘Sussurri / Whispers‘) del nuovo album, questo secondo singolo fa da apripista al Vol. 1 (‘Grida / Cries‘), in chiave elettrica.
Il brano, interamente strumentale, è diviso in tre parti. Il titolo (“Un passo per perdere l’equilibrio“) allude alla necessità di perdere l’equilibrio per riuscire a fare un passo in avanti, all’urgenza del cambiamento, ormai fisiologica dopo un percorso creativo ormai più che ventennale. Le sonorità sono completamente stravolte rispetto ai Corde Oblique degli esordi, esclusivamente
acustici.
BIOGRAFIA
Il progetto artistico diretto da Riccardo Prencipe nasce a Napoli nel 2005. Diplomatosi in chitarra classica presso il Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella, a partire dal 2005 Riccardo Prencipe ha pubblicato otto album come Corde Oblique, distribuiti in Europa e nel mondo da case discografiche in diversi paesi (Russia, Cina, Germania, Francia e Portogallo). I brani originali proposti dall’ensemble parlano della storia dell’arte italiana e di un Sud “selvatico e talentuoso”. Negli anni molti sono stati i/le cantanti che hanno partecipato come ospiti negli album dei Corde Oblique, tra cui: Duncan Patterson (Anathema), Denitza Seraphim (Irfan), Peppe Frana (Micrologus), Donatello Pisanello (Officina Zoé), Simone Salvatori (Spiritual Front), Miro Sassolini (Diaframma), Andrea Chimenti, Maddalena Crippa, Floriana Cangiano (Flo), Sergio Panarella e Luigi Rubino (Ashram), Alessandra Santovito (Hexperos), Spyros Giasafakis (Daemonia Nymphe), Corrado Videtta (Argine), Walter Maioli e Luce Maioli (Synaulia), Charles Ferris (Sineterra), Michele Maione, Carmine Ioanna, Quartetto Savinio. La band svolge dal 2000 un’intensa attività live in Italia, Cina (“La prima band italiana del circuito underground ad effettuare una tournée così lunga in un paese che sempre più si apre al mondo occidentale” – Il Corriere del Mezzogiorno), Francia, Olanda e Germania.
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