JTQ – Hung up on you



In pochi riconoscerebbero il JAMES TAYLOR QUARTET (“The coolest sounds in funky acid jazz”) in questo album (che forse, non a caso, è attribuito ai JTQ).
Un incrocio tra garage beat alla Prisoners (di cui vengono ripresi due brani dal recente “Morning star”: una versione ancora più bella di “My wife” e una, in italiano! di “Go to him”, intitolata “Perché non vai da lui”), e il primo punk beat tra Undertones e Buzzcocks.
Qualche pausa funk jazz ma il tratto prevalente è quello power pop punk beat.
Al di là della sorpresa, un album davvero bello.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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