ZAGREB – Vorrei vedere voi

“Vorrei vedere voi” è il brano più rock del nuovo EP, prodotto presso il Riviera Studio (VE) da Francesco Scarpa. La canzone racconta della stanchezza di quei rapporti umani inutili, spesso caratterizzati da superficialità e troppa leggerezza. Il bisogno quindi di troncare queste relazioni fatte di negatività e di mandare tutto a quel paese perché tanto non ci si perde nulla.

“Dieci anni fa cominciò il viaggio di Zagreb nella musica e le prime importanti registrazioni in studio furono fatte proprio nello studio di Francesco Scarpa, un amico da sempre, un amico che ha sempre creduto in noi. Tornarci a distanza di così tanto tempo è stato un tuffo nel passato che ci ha fatto rivivere grandi emozioni. Un gran lavoro di produzione, tanta passione, nasce così Vorrei Vedere voi, un vero e proprio grido di libertà e desiderio di allontanarsi da tutto ciò che provoca sterilità affettiva”commentano gli Zagreb.

Il videoclip del terzo singolo “Vorrei vedere voi” per la regia di Giulio Beniero, prosegue la serie dei docuvideo. Girato presso il D-Rec Studio, in provincia di Padova, vede la partecipazione di Alessandra Pavin nel ruolo di interprete di una storia scritta da Alessandro Novello. Il racconto è ispirato a vicende reali che tutti i giorni ci raggiungono. Il personaggio del racconto vive una vita difficile, soffre una perdita importante e si ritrova a dover accudire da sola il dono più prezioso che le è stato dato. Il desiderio di una vita migliore per la figlia la spinge ad un lungo viaggio in cui è costretta ad usare sé stessa come un carapace a protezione della bimba dalle atrocità che accadono durante il percorso che le porta al mare. Un mare che nelle attese le dovrebbe separare da un futuro migliore, un mare che però, affrontato in condizioni terribili, si rivelerà essere orrendo fino a svuotare di ogni senso la vita della protagonista. 

“Terra Bruciata” già disponibile sui digital store da venerdì 8 novembre 2024 è il quinto lavoro discografico degli Zagreb, composto da cinque brani che raccontano questi ultimi anni difficili, caratterizzati da malessere, guerre, violenza e dispersione/disperazione sociale. Il gruppo descrive un mondo in cui ci si sente sempre più soli, con sempre meno spazio per esprimersi e/o farsi ascoltare.

Un fattore caratterizzante dell’EP è il suo essere “itinerante”. È stato registrato in ben tre studi diversi, luoghi che hanno fatto crescere la band e con i quali hanno stretto collaborazioni e amicizie vere: Animal House Studio di Ferrara (per i brani Magnifica, Stai Attento e Satelliti), Riviera Project Studio di Venezia (per Vorrei vedere voi) e Phonix Studio di Padova (per Non dimenticare).

Spiega la band a proposito della nuova release: “Dopo 10 anni di musica assieme, 5 dischi e centinaia di concerti in tutta Italia, tante difficoltà, delusioni e attimi di pura gioia, sentivamo il bisogno di tornare alle origini e in qualche modo ritrovarci. Brani d’impatto, suoni crudi, parole taglienti e messaggi da lasciare il segno”.

Biografia

Gli Zagreb nascono nel Marzo 2014 tra Treviso e Padova dall’insieme di 4 musicisti attivi da molti anni nella scena underground. La scrittura è in italiano, per non nascondersi dietro facili assonanze; lo stampo dei brani è rock, tirato e influenzato dalle variegate esperienze dei quattro componenti. Iniziano le registrazioni in studio del primo singolo “Ermetico” e la programmazione live immediata porta i Zagreb a suonare in breve tempo su locali e festival travalicando anche i confini delle province di residenza e raggiungendo quasi quaranta esibizioni live da luglio 2014 ad agosto 2015.

Nel febbraio 2015 i Zagreb iniziano a registrare il primo disco ufficiale “Fantasmi Ubriachi”, presso lo studio ferrarese del noto produttore Manuele Fusaroli (The Zen Circus, Giorgio Canali, Nada, Andrea Mirò, Il Teatro Degli Orrori) assistito al banco da Federico Viola.

Il disco raccoglie frammenti di vita e rapide considerazioni, il tutto cristallizzato sapientemente dalla produzione. Attraverso un equilibrato mix di sonorità distorte e incalzanti prettamente rock e di brani dal gusto più onirico e sospeso, la band gioca su chiaroscuri che rendono il primo lavoro in studio di Zagreb un disco completo, indirizzandoli verso un genere e una scrittura che, pur mantenendo le radici iniziali, si apre verso prospettive moderne.

“Fantasmi Ubriachi” esce il 27 Novembre 2015, con larghi consensi dagli addetti ai lavori, e inizia il “Il tuo tempo tour”, che porta la band a condividere i palchi di club e festival con band di spessore.

Nella primavera/estate 2017, la band si mette al lavoro per il nuovo e secondo album, prodotto da Federico Viola e Michele Guberti presso l’Animal House Studio. Un disco maturo e ricco di suoni freschi e scuri allo stesso tempo, composto da 10 brani in cui la band racconta a modo proprio la società e i fantasmi che si nascondono dentro ognuno di loro.

Il 12 gennaio 2018 esce il primo singolo “Nel Buio”, estratto dall’album “Palude”, pubblicato e distribuito dell’etichetta ferrarese Alka Record Label.

Tra Febbraio e Agosto 2019, come un’esplosione, Zagreb registra il terzo lavoro di studio, “(Tu sarai complice)”, in uscita il 24 Gennaio 2020, vantando l’importante collaborazione con Pierpaolo Capovilla (Il Teatro degli Orrori/One Dimensional Man) nel brano “Vibra”.

Il disco è anticipato dal singolo/video “La distanza” che in poche settimane raggiunge ascolti importanti su spotify e canali digitali vari.

Nel 2021, come un “Fulmine”, Zagreb inizia a scrivere nuovi brani che presto daranno vita al quarto disco in studio della band: registrato tra Marzo 2021 e Febbraio 2022, prende forma “Fulmini” da cui sono estratti “Tu hai me” e “Libellula” e l’importante singolo “Resto solo io” vede la partecipazione di Omar Pedrini.

Il disco è uscito il 16 Settembre 2022 per Vrec/Dischi Soviet e ben 2 singoli sono stati inseriti per diversi mesi nella prestigiosa playlist Spotify “Rock Italia”.

Gli Zagreb hanno collezionato oltre 300 concerti ed hanno condiviso il palco con: Il Teatro degli Orrori, Ministri, Manuel Agnelli, Lacuna Coil, Marlene Kuntz, Sick Tamburo, Moltheni, I Am Giant, Appino, Edda, Omar Pedrini, Pierpaolo Capovilla, Giulio Casale, The Bastard Sons of Dioniso, Bianco, Eugenio in via di Gioia, Casablanca, Maestro Pellegrino, Lume, Andrea Rock, Alteria, Cara Calma, Uno Maggio di Taranto (con Zen Circus, Gianni Morandi, Giuliano Sangiorgi, Diodato, Roy Paci, 99 Posse, Ermal Meta, Margherita Vicario, Calibro 35 e molti altri).

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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