MOREA – Dopo l’ipnosi

“Dopo l’Ipnosi” è un brano scritto da Giorgio Sprovieri e Morea, con musiche di Giorgio Sprovieri e Roberto Cannizzaro, che racconta il risveglio da un’illusione. È un inno per chi ha trovato la forza di aprire gli occhi, riconoscere la verità e riprendersi la propria vita. La canzone nasce da una relazione in apparenza perfetta, ma che si rivela essere solo una costruzione idealizzata. Morea si rende conto di essersi innamorata di una maschera, di una persona diversa da quella che credeva. Il pezzo affronta i temi della manipolazione e dell’ipocrisia, raccontando quel momento in cui finalmente si aprono gli occhi e si comprende che l’amore vero non può fondarsi sulle bugie. Con versi come “La recita è finita, cadono le maschere”, Morea canta la liberazione da una relazione tossica e il ritrovare se stessa. “Dopo l’Ipnosi” abbraccia sonorità rock intense e graffianti, amplificando il messaggio di rabbia, delusione e liberazione che porta con sé. Ogni nota e ogni ritmo seguono il flusso delle emozioni, alternando momenti più controllati e intimi ad esplosioni di energia che sottolineano la forza del risveglio interiore. L’arrangiamento, curato da Roberto Cannizzaro, dà vita a un sound potente e incisivo, in cui chitarre e batteria dominano la scena, sostenendo l’intensità del testo. Il risultato è un’atmosfera che esalta ogni parola ed emozione, trasformando la canzone in un’autentica esplosione di rock e verità.

Spiega l’artista a proposito del brano: «“Dopo l’Ipnosi” è stato come svegliarmi da un sogno che, in realtà, era sempre stato un incubo. Questa canzone parla di una relazione che pensavo fosse normale, reale, ma che era solo un’illusione, un’immagine che io stessa avevo creato di una persona che non esisteva davvero. Mi ero lasciata ingannare dalle parole, dai gesti, dalle promesse… ma alla fine ho capito che non c’era niente di reale, solo manipolazione e ipocrisia. “Dopo l’Ipnosi” è una canzone per chiunque si sia sentito intrappolato in una bugia. È un messaggio per dire che possiamo risvegliarci, possiamo smettere di idealizzare chi non ci merita e riprenderci la nostra vita. Ora so che non devo più cercare conferme dagli altri, ma solo dentro di me. Perché, alla fine, l’unica cosa che conta è essere liberi di essere noi stessi, senza illusioni».

Il videoclip di “Dopo l’Ipnosi” mette in scena uno scontro silenzioso, un duello tra passato e presente, tra illusione e realtà. È la rappresentazione visiva di una liberazione: una voce che si riprende il proprio spazio, uno sguardo che non trema più. Il messaggio è chiaro: il risveglio è avvenuto e non si torna più indietro.

L’idea di affrontare faccia a faccia il “nemico” è il fulcro della regia. Ogni espressione di Morea è un colpo inferto a chi l’ha manipolata; la sua bocca, un tempo pronta ad accogliere promesse e illusioni, ora è un’arma infallibile, capace di smascherare e ferire con la sua forza. La sua voce non è più silenziosa: oggi graffia, incide, rivela. Un taglio di luce netto sul viso, come una ferita ormai rimarginata. Questo fascio luminoso è simbolo di rivelazione, dell’illuminazione che segue il trauma. La protagonista emerge dall’ombra: ora vede con chiarezza ciò che un tempo si celava dietro maschere e menzogne.

Biografia

Anna Morelli, conosciuta nel mondo della musica con il nome d’arte Morea, è una talentuosa cantante italiana nata il 5 agosto 2004 a Cosenza. Il suo nome d’arte è un acronimo del suo nome e cognome, rappresentando un’identità musicale unica e riconoscibile. Fin da bambina, Anna ha mostrato una passione innata per la musica. La sua carriera ha avuto un inizio promettente quando ha partecipato al concorso “Vocine Nuove di Castrocaro”, un’importante vetrina per giovani talenti. Durante questo periodo, ha avuto l’opportunità di prendere parte alla realizzazione di un videoclip con il noto cantautore Povia, un’esperienza che ha consolidato la sua determinazione a perseguire una carriera nella musica. Il 2017 è stato un anno significativo per Morea. Ha vinto la categoria junior del “Cantagiro”, un concorso musicale di grande prestigio, e ha avuto l’onore di aprire lo spettacolo del Gran Gala di Natale di Albano, una leggenda della musica italiana. Nel 2018, la sua carriera ha continuato a crescere. Ha aperto il concerto del famoso artista calabrese Mimmo Cavallaro e ha ottenuto il premio speciale al “Premio Katia Ricciarelli”, un riconoscimento che celebra i giovani talenti emergenti. Nel 2021, Morea ha iniziato la sua attività discografica con l’etichetta Roka Music. Questo periodo ha segnato un’importante svolta nella sua carriera, permettendole di creare sia brani inediti che cover riarrangiate. Alcuni dei suoi titoli più noti includono “Cubo di Rubik”, “Amerò Me Stessa” e cover riarrangiate come ‘’E la luna bussò”.

Morea ha continuato a partecipare a varie competizioni musicali, raggiungendo risultati notevoli. Nel 2022, è stata finalista del Tour Music Fest, un concorso che promuove i nuovi talenti musicali in Europa. L’anno successivo, nel 2023, ha ottenuto il secondo posto al Roma Music Festival, un riconoscimento importante che ha ulteriormente consolidato la sua reputazione. Sempre nel 2023, è stata semifinalista a Castrocaro, una delle competizioni musicali più prestigiose in Italia.

Morea è conosciuta per la sua voce potente e versatile, capace di esprimere una vasta gamma di emozioni. Le sue canzoni spaziano tra vari generi, con un particolare focus sul pop e la musica leggera italiana. Le sue influenze musicali includono i grandi artisti pop nazionali ed internazionali, dai quali trae ispirazione per il suo stile interpretativo e per la scrittura dei suoi testi.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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