MAX FROM GABIN – Banging Like A Dynamite

Con un irresistibile mix di Funky, acid jazz, soul e new disco (o Nu-disco), “Banging Like a Dynamite”, il nuovo singolo di Max from Gabin, si distingue per un groove avvolgente e un giro di basso impeccabile che spinge l’intero brano. La voce di Armando Muro, potente e raffinata, guida la melodia con una sensibilità unica, mentre l’uso dei violini, in stile disco/soul, aggiunge una dimensione sofisticata al pezzo. Un brano che fonde ritmi travolgenti e atmosfere eleganti, capace di far ballare senza mai perdere in profondità emotiva.

Spiega l’artista a proposito del nuovo brano: “La cosa alla quale ho puntato nella realizzazione di questo nuovo disco, è stata quella di produrre la musica che mi sarebbe piaciuto ascoltare. Banging Like a Dynamite rispecchia in pieno il mio proposito. Ho scritto la canzone partendo dal giro di basso, uno strumento che, mi è stato detto tante volte da colleghi musicisti e amici, uso troppo poco, visto che, prima di essere un produttore e songwriter, essenzialmente sono un bassista. “L’incontro con Armando Muro è stato fulminante: l’ho visto cantare a un concerto della cantante Diana Winter e mi sono subito innamorato della sua voce, tanto da chiamarlo per cantare questa canzone. Sono rimasto incredulo quando Armando, subito dopo la session di registrazione, mi ha detto che si sarebbe trasferito definitivamente a Londra, non per fare il cantante, ma per fare il medico!” 

Il videoclip di “Banging Like a Dynamite”, diretto da “Il Fauno”, è stato girato nel cuore di Parigi. Una danzatrice eterea e spaesata inizia una trasformazione. I suoi movimenti incerti e leggeri prendono forza quando viene catturata dal ritmo funky/soul della musica. La danza si evolve in un dialogo vibrante tra il suo corpo e la città , trasformando l’iniziale senso di alienazione in puro groove e connessione tra cielo e asfalto.

Biografia

Nel nuovo progetto di MAX from GABIN, al secolo Max Bottini, rimane intatta la radice lounge e soul clubbing, tanto cara ai GABIN, ma con atmosfere decisamente più attuali e moderne. Nel mondo di MAX c’è sempre stata la grande passione per il jazz, ma anche quel desiderio di sperimentare e contaminare ; ed è così che nascono le collaborazioni con il Bluesman Roberto Ciotti, con Ginger Baker (Cream), con Billy Cobham e Enrico Rava, con Roberto Gatto. Con quest’ultimo collabora alla pubblicazione di due album, il primo dei quali con la partecipazione del chitarrista di Miles Davis John Scofield.

Una pausa in Olanda, in cui affronta anche delle produzioni pop e dance, rivela la sua grande capacità di produttore che metterà a frutto alle soglie del 2000 quando incontra il DJ Filippo Clary; è con lui che crea e produce i GABIN. Pubblicato con la Virgin Music Italy, il primo album, che includeva la hit internazionale “Doo uap, doo uap”, è stato pubblicato in 35 paesi e alla fine del 2001 conquistò il mercato americano attraverso la leggendaria etichetta Astralwerks.

Dopo tre anni di immenso successo mondiale, nel 2004, i GABIN mettono a segno il loro secondo colpo con “Mr Freedom”, con la collaborazione di grandi artisti internazionali quali Dee Dee Bridgewater, Edwyn Collins e China Moses. Il successo di questo secondo disco contagia anche il cinema e la televisione, i singoli contenuti diventano colonne sonore per film e serie televisive come “Monster In Law” (con Jennifer Lopez e Jane Fonda), “Fantastic Four”, “Sex Drive”, “Notes From The Underbelly”, “The Fast And Furious: Tokyo Drift”, “Modern Men”, fino alle ultime due “The Umbrella Academy” (serie Netflix) e “Black Bag” (regia di Steven Soderbergh con Michael Fassbender e Cate Blanchett). A fianco del lavoro discografico, i GABIN affrontano tantissimo live in tutto il mondo, da Parigi a Amsterdam, da Monaco a Madrid, da Atene a Istanbul, Varsavia, San Pietroburgo, Praga, Mosca, Sofia ; un’infinità di concerti, accompagnati da una importante presenza come ospiti in programmi televisivi e radiofonici di grande livello ovunque.

Dopo tanto successo come GABIN, MAX aveva bisogno di varcare nuove frontiere. “Third and double” segna il confine nel 2010: il terzo album dei GABIN è infatti un doppio cd, uno ciascuno, una scelta produttiva che introduce l’esigenza per Max Bottini di lasciare la band e affrontare un nuovo percorso artistico. Si trasferisce negli Stati Uniti dove decide di iniziare la sua carriera come compositore di musica per film e TV e avviare nello stesso tempo un nuovo progetto musicale: MAX from GABIN. L’esigenza, espressa chiaramente anche nel nome, non è quella di gettare via, ma, al contrario, di conservare l’eredità musicale dei GABIN, alimentandola attraverso la sua insaziabile voglia di contaminazione, spingendosi oltre. Nel 2017 pubblica “Keep on driving”, con la collaborazione di Mia Cooper, un album creato ad hoc per il mercato americano delle sincronizzazioni. In questi anni MAX ha capitalizzato una grande esperienza come produttore, songwriter e compositore, mettendo a punto un’alchimia di suoni e stili di grande efficacia e originalità.

Tornato recentemente in Italia inizia a registrare un nuovo album di prossima pubblicazione e ricostruisce qui la sua Band per puntare sui concerti, ritrovando il contatto più diretto ed efficace con l’enorme pubblico che è rimasto legato a quel mondo. È in allestimento un nuovo Tour e sarà uno spettacolo che saprà evocare, in giusta misura, le atmosfere del suo passato storico ed esprimere, con energia, il nuovo ed affascinante mondo musicale di MAX from GABIN.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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