Album della settimana – FEDERICO FIUMANI – Un ricordo che vale 10 lire
Federico Fiumani, figura seminale e storica della scena musicale dello stivale con suoi Diaframma, si dedica per la prima volta ad un album interamente composto da cover, italiane nello specifico, e provenienti dall’immenso panorama cantautorale nostrano. Ne spiega l’intenzione e lo scopo lui stesso:
Sono molto contento del risultato di questa operazione…E comunque, se nel ’77 non ci fosse stato il punk avrei provato a fare canzoni come queste, ma siccome c’è stato, vi dovete accontentare di un cantautore punk.
La scelta è accurata e molto particolare anche se i nomi sono altisonanti, da Tenco a De Gregori a Dalla (di cui viene ripresa la semi sconosciuta ed ironica “Quando ero soldato” dal suo primo album del 1966), Conte, Bennato. Ma ci sono anche Giuni Russo, Renzo Zenobi (con tanto di ironico omaggio con la R pronunciata come nell’originale) e Claudio Lolli. Gli arrangiamenti sono scarni, prevalentemente (semi) acustici (al suo fianco Giambattista Tornielli al violoncello, Nicola Manzan al violino, Antonio ‘Cooper’ Cupertino percussioni e cori ma soprattutto il produttore e arrangiatore Alessandro Grazian), l’approccio è rispettoso e riverente, non ci sono particolari stravolgimenti (se non nel rabbioso finale di “Un giorno credi” di Bennato) e la voce di Federico bene si accoppia con le scelte e con le sapienti e curate nuove vesti delle canzoni.
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