ALCUNELACUNE – Gioco di prestigio

Video in animazione realizzato da Grègori Dassi.

«A chi mi chiede che genere faccio rispondo “coolage”».
alcunelacune sceglie di intitolare proprio con questo neologismo il disco con cui si presenta, tornando sulla scena musicale dopo una ricca avventura, con questo progetto totalmente nuovo, che del passato conserva l’esperienza e un gruppo di musicisti eccellenti, capaci di arricchire ogni brano in arrangiamento e colore.
Il coolage è un’attitudine più che un genere musicale, una tensione più che una tendenza, un modo più che una moda.
Il coolage tiene insieme immagini, suoni e parole che arrivano da luoghi, momenti e situazioni differenti. È un modo per mischiare, prendere in prestito, ispirarsi a musiche legate a territori e culture anche lontane.
Coolage è un’attrazione per la musica popolare, per una culla che accoglie, una casa che conservi, un linguaggio che permetta di essere compresi. Nasce dal desiderio di “appartenere” ed interpretare a modo proprio qualcosa di condiviso, senza perdersi alla ricerca di soluzioni a tutti i costi “innovative” con l’ausilio di strumenti ormai onnipotenti. E’ la ricerca di sé in altri luoghi, in altri tempi, nell’altrove e nell’altro.
Coolage non può prescindere dai rapporti, sia di collaborazione che di amicizia, per rendere sempre attuali i “bei tempi” e non doverli archiviare tra le esperienze “del passato”.
È la volontà di essere ovunque e in qualunque momento, per ritrovare il valore insito in ogni cosa e gustare a pieno il presente e non vivere come turisti che, al termine del viaggio, tornano alla quotidiana routine, guardando con nostalgia le foto delle vacanze destinate ad ingiallire nel tempo.
Coolage è un tentativo musivo fatto di mancanze, non di conoscenza. Di tensioni più che di elementi, di persone più che di stili.
Per questo COOLAGE N°1, che esce dopo anni di “silenzio” è un insieme non ordinato, non preciso, di elementi che vogliono colmare le lacune. Una tensione esigente, che avvicina le melodie napoletane con i ritmi caraibici, la musica popolare, il blues, la bossanova, nell’impossibile tentativo di colmare i vuoti con la curiosità, l’ascolto, la ricerca e il prezioso aiuto di musicisti e artisti in situazioni, luoghi e momenti diversi.
Nel disco hanno suonato
Valentina Colorni – cori
Gianluca Mancini – tastiere
Donato Brienza – chitarra
Stefano Fascioli – basso e contrabbasso
Lucio Sagone – batteria
Marco Bergamaschi – percussioni

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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