ALESSANDRO SIPOLO – Saintes Maries
“Può capitare che i gagé (cioè i “non rom”) possano sentirsi minoranza tra i rom, popolazione dispersa e “polverizzata” per eccellenza?
Può capitare che per una volta possa toccare a noi sentirci “stranieri”, attorniati da loro, eppure ben accolti?
Può capitare che la storia, la cultura e la musica delle genti rom, sinte, manouches e gitane diventi finalmente fonte di interesse per migliaia di persone, accorse per conoscerla?
Può capitare.
Capita ogni 24 maggio a Saintes Maries de la Mer, durante la festa “apocrifa” di Santa Sara.
Sara la nera. Sara la serva. Sara la protettrice dei viandanti, che la leggenda narra essere arrivata dal mare, insieme a tre Marie.”
Alessandro Sipolo ha raccontato tutto questo e il viaggio da Brescia, sua terra natale, a Saintes Maries de la Mer per vivere la festa di Santa Sara nel nuovo videoclip (firmato da Silvano Richini) “Saintes Maries”, terzo estratto da “Eresie”, l’ultimo lavoro del cantautore uscito a novembre 2015.
Un viaggio fisico e culturale in cerca di nuovi incontri, nuovi racconti e nuove note. Andando a conoscere da vicino quelle persone che hanno deciso di vivere una vita differente ma non meno dignitosa e meritevole di essere considerata come tale.
Così accade del resto in “Eresie”, album prodotto da Giorgio Cordini (Fabrizio De André) e registrato da Taketo Gohara che si è posizionato fra i 50 dischi dell’anno per la Giuria del Premio Tenco 2016.
In “Eresie” Sipolo si chiede chi sono oggi gli eretici. E risponde con una sequela di canzoni che formano un disco di moderno cantautorato folk-rock elegante ed energico, poetico e assolutamente ribelle.
I brani scorrono al passo country di un banjo, s’irrobustiscono di chitarre rock-blues e rumba, di scorribande folk, manouche e tarantismi, ma giocano anche su melodie acustiche o sulla frenesia carnevalesca di atmosfere carioca.
Il tutto per stendere una galleria di storie, persone e ingiustizie fra renitenti alle leva che si aggregano a una carovana rom, sante protettrici dei gitani e statue di rivoluzionari al rogo situate nella piazza più modaiola della città di Brescia, mentre la mafia conquista il nord Italia e l’affarismo spirituale di CL viene sbeffeggiato al suono di una corrosiva samba satirica.
Ospiti Ellade Bandini, Alessandro “Finaz” Finazzo (Bandabardò), Alessandro “Asso” Stefana e Max Gabanizza.
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