AURORA BATLLE – Amp up myself

AMP UP MYSELF”, il cui titolo significa letteralmente “amplificare me stessa”, è il primo brano inedito di AURORA BATLLE. Scritta in un momento di profonda riflessione, la canzone è una vera e propria rivalsa personale, l’unione simbiotica di note e parole con cui Aurora canta il suo trionfo su tutto ciò che è stato per lei fonte di sofferenza emotiva e psicologica in ambito relazionale.

«Questa canzone l’ho scritta per rivendicare me stessa e quello che sento, smettendo di sottovalutare il mio pensiero – spiega la giovane autrice a proposito del suo primo singolo – Ho scelto come primo singolo questa canzone da me composta, nella speranza che possa essere d’ispirazione alle persone che stanno vivendo una situazione simile e che questo possa dare loro la forza di reagire».

Il videoclip ufficiale di “Amp up myself”, prodotto da Mitch Box Productions, è stato girato in Ticino, all’American Bowling a Quartino e ha per protagoniste Aurora Batlle e alcune amiche intente a godersi una serata insieme per divertirsi e non pensare. Tutto procede nel migliore dei modi fino a che non spunta proprio lui: l’ex ragazzo di Aurora.

Biografia

Aurora Batlle è una cantautrice e musicista di origini barcellonesi e lombarde classe ’00. Nasce a Lugano, in Svizzera. La sua passione per la musica inizia fin da subito grazie al padre che la influenzò fin dalla tenera età, con vari generi musicali. Affascinata da vari strumenti musicali, comincia a suonare il piano e il violoncello che accrescono sempre di più la sua passione. Verso i quindici anni inizia a prendere lezioni di canto e da lì non smette più. L’anno scorso inizia il suo percorso alla Pop Music School di Paolo Meneguzzi, intraprendendo diverse discipline come il ballo e la recitazione. Il suo brano d’esordio dal titolo “Amp up myself” è disponibile in radio e in digitale dall’11 dicembre.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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