PANTALON – Chiavas Uoma
Video directed by Davide Pannucci / Punk Citofono
Music composed and performed by Diego Galeri and Simone Matteo Tiraboschi
Video directed by Davide Pannucci / Punk Citofono
Music composed and performed by Diego Galeri and Simone Matteo Tiraboschi
Un brano intimo, delicato e profusamente romantico, che trae ispirazione dalla teoria delle anime gemelle e ci offre una prima anticipazione del suo album di debutto in uscita questa primavera.
“Strange Fruit” è il secondo singolo estratto dall’album “Gardenia – Ten Contemporary Song In Homage To Billie Holiday” realizzato da La Jovenc e Nei Shi.
Il video di “Torno a Napoli“ il singolo inedito di Annalisa Minetti scritto con Laura Polverini e Marcello Balena.
Gli otto brani registrati, prodotti e mixati da Marco Fasolo (Jennifer Gentle, I Hate My Village) viaggiano nell’alveo dell’alternative rock anni Novanta (dai Pixies ai Pavement, passando attraverso i Nova Mob di Grant Hart). Ma le influenze sono tantissime e spesso poco definibili.
Una miscela abrasiva e feroce di post punk, alternative rock, post hardcore e punk, cantata in italiano.
Un sound che cerca di congiungere le melodie e la leggerezza dell’indie nostrano con l’intensità e l’energia dell’emo/pop punk di matrice angloamericana.
Il videoclip di “La felicità è una scelta” (etichetta Billy Records, edizioni Asino Dischi), nuovo singolo di Antonio Langone, che anticipa il nuovo EP “Abitare”, in uscita a breve.
La regia è di Daniele Coccia che parla così del video:
«Il videoclip di “Vincent e le stelle” non è un video didascalico, e non vuole esserlo per scelta.
Mentre il testo racconta Vincent e le sue irrisolvibili angosce, il piano narrativo visivo mostra un Vincent diverso, innamorato (a modo suo), ma pur sempre schiacciato dalle sue inquietudini. Ed è così che “il gesto disperato” cantato da Francesco, si tramuta in un bacio tenero e prezioso, talmente magico da strappare un sorriso a quell’uomo tormentato per accompagnarlo, mano nella mano, verso un finale che non sapremo mai».
I LËV, nome che omaggia i grandi maestri della letteratura russa, sono un anomalia musicale nella variopinta scena napoletana: non cantano in lingua madre bensì alternano inglese, francese, portoghese e italiano costituendo un progetto di inediti che fonde tessuti musicali elettronici e acustici. La loro musica è radicata nell’ibridazione tra il concetto di musica/macchina e l’esperienza live dei suoi strumentisti.
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