BALTO – Ragazzo fragile

Il video di “Ragazzo Fragile”, con la regia di Francesco Agostini (Culto Production).

I Balto raccontano: “Il video cattura l’essenza del brano, un inno alla consapevolezza delle proprie fragilità e alla capacità di riconoscere quelle crepe da cui può filtrare la nostra luce interiore. Ci sentiamo profondamente legati a questo ragazzo fragile. Nelle strofe si descrivono le sensazioni di vuoto vissute alla fine di una relazione significativa, mentre i ritornelli rappresentano un impulso alla rinascita, un invito a riconoscersi nello smarrimento e a trasformare le ferite in esperienza.”

Il brano “Ragazzo Fragile” è custodito da “Notti Insonni Per Cuori Incerti”, il nuovo disco dei BALTO pubblicato il 29 novembre scorso.

Le canzoni dei Balto raccontano la vita racchiusa tra i portici di Bologna e il lungomare di Rimini, mettendo a nudo la fragilità, la forza, la paura e il desiderio, tra realtà e immaginazione. Dopo il debutto con l’album “Forse è giusto così” nel 2022, pubblicato da Pioggia Rossa Dischi e seguito da un tour che li ha visti aprire artisti come The Zen Circus, Cosmo, Canova e Subsonica, i Balto sono tornati nel 2024 con un’intensa costellazione di nuovi brani, tutti contenuti nel nuovo lavoro discografico.

“Notti Insonni Per Cuori Incerti” è un album emotivo, intimo e profondamente riflessivo, intriso di nostalgia. I testi racchiudono la tensione tra passato e presente, con uno sguardo malinconico al tempo trascorso e un’urgente ricerca di significato e identità.  Un disco pieno contrasti e di senso di perdita: di persone, di tempo, di sé stessi. Sullo sfondo, un dolore silenzioso e profondo per ciò che non è più, ma anche la volontà di reagire nonostante le crisi e le difficoltà. L’amore, l’amicizia e il senso di comunità emergono come temi centrali, ma sempre intrecciati con la nostra complessità emotiva. Città deserte, lune turbate e cuori in tumulto disegnano un paesaggio emotivo ricco di chiaroscuri, dove si alternano quiete e tempesta.

Il linguaggio pop della band, arricchito da raffinate influenze rock, amplifica il contrasto tra vulnerabilità e resilienza, afferrando il dolore per ciò che è andato perso e trasformandolo in un desiderio di riscoperta e appartenenza. Un album doloroso ma inevitabile, fatto di errori, perdite e momenti di crisi, ma anche un invito a sentirsi vivi nonostante tutto.

Il disco è stato anticipato dai singoli “Nordest”, La settimana di ferragosto”, Cinema, inserito nelle playlist New Music Friday e Rock Italia di Spotify, e “Ragazzo fragile”.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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