CARMELO SIRACUSA – Big in Japan

“Big in Japan” (Beat Sound Milano), il video del nuovo singolo del bassista e contrabbassista siciliano Carmelo Siracusa, già disponibile in digital dowload e in streaming. Nel brano, ispirato alla celebre canzone di Tom Waits, Carmelo Siracusa parte dal significato del titolo “Big in Japan”, che in slang british veniva utilizzato per esprimere dissenso artistico nei confronti di chi raggiungeva il successo nel mercato giapponese ma non in quello britannico, per tradurlo in chiave moderna e meno dispregiativa, calandolo nella nostra società moderna. Con “Big in Japan” Carmelo Siracusa continua il suo progetto reinterpretativo di musica classica e nazional popolare, iniziato con il precedente singolo “È come senti, non come pensi”, ispirato ad un celebre concerto di musica classica del ‘700 per contrabbasso di Carl Ditters von Dittersdorf.

 La domanda “Cosa stai cercando nel futuro?”

È identica alla domanda “Da cosa stai scappando adesso?”

 Queste le parole d’apertura della composizione, attraverso le quali spiegare come tutti noi cerchiamo sempre di arrivare da qualche parte, mentre la vita è proprio qui. Stiamo tutti cercando di arrivare a casa quando senza rendercene conto siamo già a casa nella nostra esperienza presente.

«Ho scelto questo brano di Tom Waits perché come Charles Bukowski è uno degli artisti del ‘900 da prendere maggiormente in considerazione. – spiega Carmelo Siracusa – Sono moltissimi i romanzi, gli spettacoli, i film, i miti e le storie che mettono in scena la dinamica del cercare la propria cosa molto lontano da noi stessi. I personaggi spesso si avventurano lontano da casa, scoprono chi sono veramente, e poi fanno ritorno, in qualche modo diversi e in qualche modo gli stessi di prima. Nel “Signore degli Anelli – Lo Hobbit”, per esempio, i protagonisti lasciano la loro casa per fare un viaggio pieno di colori, luce e oscurità, incontrando varie sfaccettature di loro stessi per poi tornare al punto di partenza, rendendosi conto di cosa c’è veramente. Le loro case non sono cambiate, ma sono loro a guardarle con occhi diversi. In tutto l’arco della storia umana, la ricerca di casa è stata espressa in ogni sfaccettatura della vita: nell’arte, nella musica, nella scienza, nella filosofia. La ricerca di casa va molto, molto a fondo nella psiche umana.»

Carmelo Siracusa sceglie volutamente una composizione pop per arricchirla della propria e personale concettualità, sviluppata e coltivata dalla passione per la musica, la letteratura e la filosofia.

«Il video del brano “Big in Japan”, vuole spiegare in qualche modo il senso di CASA che ho voluto dare alla canzone. Immagina di addormentarti e di sognare di essere i personaggi all’interno del tuo sogno. Quando il sognatore sogna, crea tutto il sogno. Ma tu stai dormendo, non i personaggi dentro il tuo sogno, che a modo loro sono svegli, non stanno affatto dormendo. Beh viviamo con l’opprimente sensazione che manchi qualcosa nelle nostre vite, non è così? È una sensazione di mancanza, una strana sensazione di mancanza, come se non fossimo abbastanza, come se ci fosse qualcosa di sbagliato in noi. Da questo basilare senso di vuoto ci avventuriamo nel mondo del tempo e dello spazio in cerca della nostra vera casa, in cerca della pace cosmica, in cerca di sollievo, in cerca della pienezza. Cerchiamo il nostro destino, senza accorgerci che lo stiamo già vivendo. L’artista conosce l’importanza di sognare, pur rimanendo conscio, nella sua veste di sognatore, fino alla fine del sogno e oltre. La prima cosa che devi fare se vuoi far succedere qualcosa è sognarla, visualizzarla. Devi sentirla tangibile, anche se non lo è. Dove forse è sogno ma sonno non è, il sognatore crea tutto il suo mondo onirico. Lo manipola, lo modella, lo arricchisce di sfumature. Ma purtroppo questo grande progetto a volte viene smarrito e ci si sente pieni e completi per un po’.»

 

“Big in Japan” è stata scritta e composta da Tom Waits. Nella reinterpretazione di Carmelo Siracusa: arrangiamenti di Giuseppe Nasello, registrazione e mixaggio di Carlo Longo presso NuevArte Studio. Hanno suonato: Carmelo Siracusa – Voce e Contrabbasso; Matteo Amantia – Voce narrante; Teresa Raneri – Voce;  Giuseppe Nasello – Chitarre; Giuseppe Nasello e Carmelo Siracusa – Programmazioni. Il video è opera del regista Rocco Gianluca Pappalardo.

 

BIO

«Tutto parte dal basso… si dice sempre così, no? Ho deciso per gioco di suonare il basso elettrico, mi divertivo fin da piccolissimo a sentire le frequenze basse delle grandi rock band fino a quando per la prima volta in vita mia vidi Chris Squire e Steve Harris. Non ho saputo resistere al comprarne subito uno….una copia economicissima di un precision, avevo appena 12 anni. Dopo circa due anni dei classici casini da garage con gli amici iniziai a studiare.»

Carmelo Siracusa studia basso elettrico con Massimo Moriconi e successivamente completa il suo percorso didattico presso la Percento Musica di Roma. Segue numerose clinics e master class con musicisti del calibro di Alain Caron, Marcus Miller, John Patitucci, Marco Siniscalco, Dario Deidda, Danilo Rea, F. Rocco Prestiaetc. Si perfeziona con i Corsi per Arrangiamento di musica Moderna tenuti da Stefano Fresi. Studia il contrabbasso e consegue presso il conservatorio Corelli il diploma accademico di primo e secondo livello. A seguire laurea in composizione per didattica, master di II livello in musica elettronica, master di II livello in psicologia e sociologia dell’arte. Ha collaborato in numerose orchestre e produzioni televisive dal 1999 al 2012. Ha suonato in numerosi Shows televisivi fra i quali Festival di Sanremo edizione del 2006, Festivalbar edizioni del 2005 e 2006, Mtv Live, Cargo, Top of the Pops, Cd Live, Amici, Buona Domenica, Maurizio Costanzo Show. Ha suonato in numerosi tour e festival (Tim Tour, Coca Cola Tour, Cornetto free Music Festival) e ha avuto il piacere di collaborare con artisti del calibro di Ligabue, G. Grignani, Gemelli Diversi, MaxGazzè, E. Bennato, Nicola Piovani e molti altri. Dal 2004 è il bassista della band siciliana Sugarfree con i quali ha ottenuto nel corso di questi anni 3 dischi d’oro e 1 di platino. Nel 2006 viene considerato migliore bassista pop/rock italiano dalla rivista Rolling Stone. Nel 2011 riceve il premio Mia Martini come autore e compositore. Dal 2001 a oggi svolge un’intensa attività didattica presso numerose scuole del circuito Nazionale ed è responsabile didattico della classe di Basso e Contrabbasso. Nel 2013 pubblica il metodo didattico Rock on Bass. Nel 2015/2016 suona in tour con il gruppo Il Volo. Sempre nel 2016 insieme a Mike Stern. Nel 2016 riceve il Premio Lunezia con la band Sugarfree. Attualmente è in impegnato nella produzione e realizzazione di un suo progetto musicale Camera a Sud. Il 13 settembre 2019 pubblica il singolo “È come senti, non come pensi” al quale segue “Big in Japan”, disponibile dal 29 novembre 2019.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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