DUNBO – Vagabondo
“Io, vagabondo che son io…”,un ritornello storico e che tutti conoscono come quello dei Nomadi viene ripreso con un lavoro di “attualizzazione” ma allo stesso tempo di rispetto per un classico. Questo è ciò che ha messo in pratica Dunbo, giovane rapper emergente della scena ligure, nel suo ultimo singolo intitolato per l’appunto “Vagabondo”. Il brano, come sembra suggerire il titolo, è un inno alla libertà in cui l’artista si esprime tra dubbi e esperienze di vita, dalla paura di crescere e perdere amici fino alle paranoie nel farsi ascoltare e capire dagli altri, quesiti comuni nei suoi coetanei a cui lui però vuole rispondere con quella leggerezza e serenità con cui riesce ad analizzare meglio tutto ciò che lo circonda. Le influenze locali si sentono eccome, con un flow distante dal classico e che sembra sempre muoversi di più verso indie e trap new wave, con effetti di sperimentazione che si ritrovano anche nella produzione che va ad alternare il ritmo tranquillo delle strofe all’apertura totale del ritornello che subentra maestosamente nel corso del brano. Bravo e finalmente differente.
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