DYBBUK – Anche Oggi
La rivisitazione del genere rap è un processo che molti artisti italiani stanno iniziando a portare con risultati molto variegati e differenti sia per testi e metriche sia per produzioni musicali. Se ormai però sembra che la trap sia forse l’evoluzione del rap che è più in voga tra gli emergenti rapper italiani, il giovane classe 2001 Dybbuk sta cercando di escludersi da questo filone. Nel suo ultimo pezzo “Anche Oggi”, in featuring con Erlax, rimane in linea con ciò che già ci ha mostrato, un rap aggressivo sia per lessico utilizzato che per tecniche vocali, accompagnato da una produzione quasi totalmente rock, addirittura metal, che spinge ulteriormente sulle parole forti del ragazzo, che ci parla di suicidio (forse più psicologico che fisico) e di un’irrefrenabile voglia di “spaccare tutto”. Il risultato di tutto ciò è quindi un brano che sembra una formula matematica: rap + rock = non un genere definibile quanto più un’evoluzione di entrambi, che sembrano completarsi a vicenda alla perfezione. Mi piace e mi ricorda artisti americani già affermati come Trippie Redd e Playboi Carti (negli ultimi lavori) o Machine Gun Kelly, nella speranza che possiamo vederne sempre di più anche nel nostro panorama musicale.
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