ESSEFORTE – Crepa nel buco

IL VIDEO 

Realizzato da Saturare Studio 

Regia di Riccardo Saraceni 

Scenografie di Ginevra Scipioni 

Coreografie di Alice Zucconi 

Interpretato da Alice Zucconi e Esseforte 

Una valigetta in mezzo alla strada attira l’attenzione della protagonista; a distanza, quattro misteriosi personaggi, camicia e badge ben in vista (burocrati o killer spietati?), seguono le sue mosse. Lei non resiste, si avvicina alla valigetta, la apre, è piena di soldi, la afferra e scappa: da questo momento inizia il suo calvario. Si sente inseguita, cerca di nascondersi, ma viene braccata da uno dei quattro loschi figuri. Riesce a sfuggirgli, cerca riparo, spaventata, ma al tempo stesso sempre più ossessionata dalla valigetta. La apre di nuovo, ora però al suo interno i soldi hanno lasciato il posto a coriandoli. Era tutto un piano ordito dai quattro per prendersi gioco di lei o solo uno scherzo dell’immaginazione? 

Title track del disco autoprodotto Crepa Nel buco è il primo singolo tratto dall’album e ne rappresenta una sorta di summa estetica: rap alternato ad altri registri vocali e immerso in una soluzione oscura e minacciosa di elettronica sinistra e chitarre acide che duettano tra post-punk e psichedelia. 

Il protagonista del brano è impegnato a scavare un buco, sospinto da un impulso alla ricerca di qualcosa di indefinito che promette di svelare un fantomatico mistero e lo induce a continuare a scavare. La ricerca non conduce a nulla: il buco è sempre più profondo, il buio sempre più fitto, ma il protagonista, perso ormai nel cunicolo che egli stesso ha creato, dimenticato ogni scopo o motivazione, imperterrito scava ancora. Quella che era iniziata come una ricerca ha assunto ormai i tratti di un’ossessione e quel buco finirà per essere la sua fossa. 

Da qui il titolo, Crepa Nel Buco, dove il termine “crepa” può essere inteso sia come verbo (muori nel buco!), che come sostantivo, una sorta di “buco nel buco”, a simboleggiare il circolo vizioso e autodistruttivo in cui il protagonista viene risucchiato, in una generale metafora psicologica dell’irrequietezza dell’animo umano e dei suoi aspetti più reconditi. 

LA BAND 

Accomunati da un’attitudine autenticamente indipendente e dalla voglia di sperimentare mischiando generi e influenze, gli Esseforte nascono nel 2022 a Jesi, nelle Marche, dall’incontro tra il rapper Matteo “boso” Bosi e tre musicisti provenienti dal mondo del rock ultra underground: Riccardo Franconi, Jonathan Iencinella e Tommaso Sampaolesi, coinvolti in passato in progetti noise/post-punk come Guinea Pig, Butcher Mind Collapse, Lebowski, Cora, o cantautorali, come Il Tipo Di Jesi, e più recentemente avvicinatisi a sonorità elettroniche e all’universo urban/rap con produzioni a firma Barabba e ITDJ. 

Amanti del lato oscuro della musica e interessati all’elaborazione di un linguaggio personale, più che all’appartenenza a scene o filoni, mescolano elettronica dal mood sinistro, chitarre, rap e altri registri vocali, facendo dialogare e interagire i background dei singoli e lasciando filtrare una varietà di suggestioni che va dalle derive rock più border line alla black music fuori dagli schemi di gente come Tyler The Creator, Danny Brown, Clipping, Shabazz Palaces, Kill The Vultures, fino all’old school del rap italiano, passando per il cantautorato indie più sghembo. 

Dopo una serie di singoli “di riscaldamento” pubblicati tra il 2023 e il 2024, il 17 gennaio 2025 esce Crepa nel Buco, primo full lenght della band.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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