La band modenese firma l’esordio sulla lunga distanza discografica dopo il debutto nel 2013 con un Ep. Il raggio d’azione è immediatamente identificabile: stoner rock con insert psichedelici e una propensione al grunge e certo hard rock dei 70’s, dalle parti dei Kyuss. Interessante quando escono dallo stretto legame con il genere (vedi la parte iniziale di “Seven” che sembra quasi addentrarsi nei meandri del proto prog dei primi 70’s per poi sfociare in atmosfere doom tra Black Sabbath e Black Widow) e mostrano quanto potenziale ci sia ancora da sviluppare. Ottimo lavoro.
Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.
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