HOFMANN ORCHESTRA – Perché amo il mio lavoro

“Perché amo il mio lavoro” (Edac Music Group), il video del nuovo singolo della Hofmann Orchestra, irriverente formazione romana dalle sonorità personali che miscelano alternative rock, stoner, e grunge. Il brano, mixato da Davide Lasala con Andrea Fognini (Giorgieness, Nic Cester, Gorillaz, Dell’era) e masterizzato da Giovanni Versari (Verdena, Afterhours, Muse, Bobo Rondelli) è già disponibile su tutte le piattaforme, arriva dopo il precedente “L’importante è esagerare”, ad anticipare la pubblicazione del prossimo album previsto nei primi mesi del 2023. Con il fortunato disco d’esordio “Ouverture”, pubblicato nel 2021 e trainato dai singoli “Tutti i nudi vengon al petting” e “Mustang (cambiar car è una scelta di vita)”, la Hofmann Orchestra ha raggiunto i suoi primi 100.000 stream su Spotify.

Niente ferie né permessi
Un colpo di sonno alla guida
Mio figlio si droga e mia moglie ormai mi tradisce
Perché amo il mio lavoro

 

La Hofmann Orchestra commenta il lavoro: In una società basata sul profitto ad ogni costo, lavorare 12-16 ore al giorno rischia di far perdere di vista tutto il resto ed il confine tra passione e sindrome di Stoccolma rischia di diventare sempre più labile. Il testo è molto ironico ed ipnotico, con il titolo del brano ripetuto spesso quasi a rappresentare la routine. In contrapposizione a ciò il brano è un rock frizzante con molti cori e sonorità anni ’70.

“Perché amo il mio lavoro” è la discesa negli inferi di una persona affetta da workaholism – continua AYLA, che harealizzato il video – Come tutte le dipendenze, anche quella legata al lavoro è un disturbo ossessivo compulsivo che estranea dalla realtà la persona che ne è affetta, allontanandola dalla vita sociale e familiare. Visivamente la luce naturale lascia presto il posto al rosso dell’inferno nella dimensione viscerale e al blu della tristezza e della freddezza emotiva. Le inquadrature azzardate, le prospettive distorte e i punti di vista spesso oltre la linea degli occhi prendono spunto dal cinema di Gilliam e ne vogliono condividere la sensazione di follia ed estraniamento.Gli occhi sono anche un leit motiv del videoclip perché sono idealmente la porta per accedere ai nostri pensieri e all’animo del protagonista.” 

“Perché amo il mio lavoro”  è stato scritto da Giulio Cecchini e composto da Giulio Cecchini e Davide Lasala, che ne ha curato anche la produzione artistica. Registrazione e mix di Davide Lasala e Andrea Fognini presso Edac Studio. Mastering: Giovanni Versari presso La Maestà. Hanno suonato: Giulio Cecchini (Voce, Cori, Chitarre dritte e reverse, Hammond, Sitar Elettrificato, Rumore&Effetti); Alessandro La Rosa (Batteria); Stefano Taborri (Basso). Grafica di Paolo Proserpio.

HOFMANN ORCHESTRA

Hofmann Orchestra è una band nata dall’incontro tra Alessandro La Rosa (batteria) e Giulio Cecchini (voce, polistrumentista). Accomunati dalla voglia di creare musica e curiosi di esplorare ed evolvere l’uno le influenze dell’altro, i due cominciano a lavorare e sperimentare assieme. Il risultato inizia ad essere stimolante ma è solo diversi mesi dopo, con l’ingresso di Stefano Taborri al basso, che il progetto prende la sua forma definitiva: adottando il nome Hofmann Orchestra (in omaggio allo scienziato Albert Hofmann), il trio si chiude nuovamente nel proprio studio, o come amano definirlo, il loro “laboratorio sonoro”, dando alla luce il loro album d’esordio “Ouverture”, mixato all’Edac Studio da Davide Lasala con Andrea Fognini (Giorgieness, Nic Cester, Gorillaz, Dell’era), masterizzato da Giovanni Versari (Verdena, Afterhours, Muse, Bobo Rondelli) e disponibile dal 21 aprile 2021. Dal disco vengono estratti i singoli “Tutti i nudi vengon al petting” e “Mustang (cambiare car è una scelta di vita)”, con i quali la band raggiunge i suoi primi 100.000 stream su Spotify. Nell’estate 2022, dopo l’ingresso del chitarrista Dario De Angelis a completare la line up, la band entra in Edac Studio per lavorare all’uscita di un nuovo album che verrà anticipato da alcuni singoli. L’11 novembre 2022 esce il nuovo singolo “L’importante è esagerare” per Edac Music Group, seguito da “Perché amo il mio lavoro” pubblicato il 17 gennaio 2023.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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