KYOTO – Inferno

kyoto (Roberta Russo), intona e declama parole in maniera frenetica, irriverente, dissacrante, che arrivano dritto allo stomaco e alla testa, su pattern musicali ripetitivi, martellanti, che uniscono l’elettronica più moderna ad elementi tipici della tradizione, come quella pugliese che la rappresenta. Il progetto vira verso scenari che si distanziano dal panorama musicale italiano, cercando un luogo dove identificarsi, o forse semplicemente sfuggendo ogni tipo di staticità sintattica e musicale.

i riferimenti musicali sono molteplici e vanno da sonorità più dark come quelle di  Gazzelle Twin, NYX, Lucrecia Dalt, Iosonouncane, a quelle più industrial dei The Soft Moon, o a quelle  di sperimentazione vocale  di Fever Ray, Arca e Sophie, dirigendosi anche verso mondi come quello di Paolo Angeli e Enzo Avitabile, dove tradizione e sperimentazione si fondono perfettamente.

In questo contesto nasce “Inferno, il suo nuovo singolo prodotto da Truemantic, fuori per Garden of J, etichetta nata dai fondatori del noto festival Jazz Re:Found,  che anticipa l’album d’esordio “Limite”, in uscita nel 2024 .

Un flusso sonoro ripetitivo nato da un arpeggio di synth incisivo, incalzante, che entra nel cervello e lì vi rimane. “Inferno” è un’anticipazione dell’esperienza che la musica di kyoto è in grado di creare. Tribale e diretta, vincitrice della X edizione del Premio Dubito e di Hitweek 2023 che la porterà a suonare a Miami, con una formazione musicale alle spalle che parte dai suoi studi di batteria e si spinge verso orizzonti sempre più sperimentali e profondi  che le consentono una assoluta libertà compositiva tanto da mischiare beatbox, elettronica, spoken music, musica popolare e tanto altro, kyoto si scosta da tutto ciò che possiamo immaginare.

E come un loop continuo, quello di “Inferno”di  kyoto, è un flusso di immagini, pensieri, frasi che portano l’ascoltatore ad immergersi nella testa dell’artista che lotta contro un circuito ripetitivo, in cui tutto è uguale, ogni giorno: una routine che si ripete, una frenesia di paure, di preoccupazioni, dovute anche e soprattutto al sistema sociale in cui viviamo.

Minimalista nel suo arpeggio ipnotico esplode poi in un tributo di synth e percussioni tribali e martellanti.
Ad accompagnare l’uscita di “Inferno”, il videoclip che vede la collaborazione con il regista Antonio Pellegrino.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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