LA13 – Laide
Sceneggiatura e Regia di “VHS”, a cura di Alberto Caroppo e Francesco Buccarelli.
Il brano è stato Registrato al Giallo Studio di Gianluigi Giorgino e Masterizzato alla Maestà Studio da Giovanni Versari, insieme a tutto il disco.
Il video è stato girato allo S.B.A.M. di Galatone il 31 marzo 2016, un ringraziamento speciale a tutti gli amici che hanno collaborato e contribuito alla riuscita del video.
Laide è il primo singolo estratto da “Soqquadro”, disco d’esordio dei salentini La13, prodotto dall’etichetta IllSunRecords. Il videoclip – sceneggiato e diretto da Alberto Caroppo e Francesco Buccarelli per la Vhs – è disponibile sul canale youtube della band nata nel 2013 dall’idea di Mattia Presicce (voce), Francesco Casaluci (batteria), Matteo Resta (basso) e Giovanni Casaluci (chitarra). Il disco, composto da dieci brani inediti, propone sonorità hard rock, stoner, alternative con testi in italiano nei quali la band mette in discussione alcuni capisaldi della società contemporanea sempre più assuefatta dalle ingiustizie sociali ed intellettuali. Laide – con un arrangiamento che contamina punk e dance – racconta lo stereotipo del “dandy”, figura antropologica ritornata in voga con l’avvento dei social, che in ogni occasione ha necessariamente bisogno di prevalere.
Soqquadro si apre con “Danza Ipnotica pt. 1”, un brano quasi del tutto strumentale/psichedelico, dal groove cadenzato e con cori irregolari. Una sorta di rito d’iniziazione, un invito agli ascoltatori ad entrare nel mondo sonoro della band. In “Tra le Righe” viene “innescata” la protesta contro chi cerca in tutti i modi di imporre schemi prestabiliti. “Ossessioni” è un brano dalla ritmica incalzante e irrequieta, che tratta il tema delle manie, delle dipendenze dai comportamenti e delle abitudini asocializzanti della società. In “Filo Rosso” si parla di partenze, tristi addii, separazioni che lasciano inevitabilmente un caos di sentimenti, vuoto, paura e angoscia ma allo stesso tempo forme di eccitazione, timore e slancio verso una nuova avventura. “Vive a 200” è un pezzo convulso e ritmato, dal sound scuro in cui viene delineata la figura del ricco decaduto che – dedito ad un tenore di vita esagerato, composto da lussi e piaceri, in preda a vizi e cattive abitudini – si ritrova a perdere tutto da un momento all’altro. “Scena Pop” è rivolto alla “casta” musicale, al talent e ai suoi derivati. “Rappresaglia Isterica” è una vera e propria esplosione dei temi trattati nei precedenti brani non in chiave arrendevole e rassegnata ma solo sconfortata e rattristita dalla crisi di valori ormai diffusa. Le ultime due tracce – “Nulla da Perdere” e “Danza Ipnotica pt.2” – incitano invece ad una ripresa e ad una rinascita. “Suona la sveglia della realtà si riuniscono corpo e anima. Tra visioni sbiadite di quel che era. E se ricadessi in un altro momento Ti aiuterò a scrivere nero su bianco la descrizione di quanto sia semplice. Sfuggire al tuo disordine”, canta la band nel brano conclusivo. Un finale cattivo e deciso, spigoloso e arrabbiato che inneggia ad uno slancio per mettere a Soqquadro tutte quelle tendenze deviate e devianti della contemporaneità.
Commenti recenti