MANITOBA – Futuro

 “FUTURO”, il secondo videoclip estratto da NUMERO ZERO, il nuovo album dei MANITOBA, con la regia di Lisa Mazzei e Leonardo Fiori (Lyzard).

Raccontano i Manitoba: “Futuro è il primo brano che abbiamo scritto per questo album, è una canzone sulla guerra, sulla pace e sulla speranza di trovare un posto sicuro nel cuore, nella mente, nello spazio e nel tempo. Costruirò un riparo e lo chiamerò futuro. Nel video ci sono tutti i personaggi del disco, sospesi, assieme ai Manitoba.”

L’uscita del video precede di pochi giorni l’inizio del tour di presentazione, organizzato da Kashmir Music, che entro la fine del 2024 toccherà Firenze, Torino e Milano.


NUMERO ZERO – IL DISCO (Pioggia Rossa Dischi)

I Manitoba lo avevano anticipato: questo sarebbe stato un nuovo inizio. Non lo suggerisce solo il titolo dell’album, ma anche la scelta di un nuovo sound, un approccio diverso alla costruzione del disco, concepito come un luogo dove si potessero incontrare persone, oltre che personaggi e musicisti.

Numero Zero è un villaggio intenso, resiliente, straniante, proprio come le nostre vite oggi. I suoi abitanti sono individui segnati da cicatrici, che hanno trasformato il loro dolore in una danza, in una nuova forma di resilienza. Sono esseri schiacciati e feriti, che non si sono adattati al contesto, ma hanno saputo preservare la loro verità, pur cambiando colore, pur cambiando pelle. Tra questi, i Manitoba, che come Due Sassi, hanno saputo rimanere uniti nel flusso del tempo e dei detriti.

Graffianti e contaminati, talvolta corrotti dal meraviglioso sound di Edda (in Fiori e Baci e Hare Krishna), hanno fatto della loro rinnovata purezza una scelta consapevole e granitica, il loro marchio distintivo. Una purezza distorta, graffiante, rocciosa, fatta di raffiche ora potenti, ora più lievi ma sempre estremamente dense. Come sono loro, come siamo tutti.

Un album rock, punk, con qualche pulsazione elettronica. Necessario.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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