Massimo Zamboni, Cristiano Roversi, Simone Beneventi – Dracula

Dopo il successo del tour 2022, la sonorizzazione d’autore della celebre pellicola di Tod Browning, si arricchisce di scene, colori e musica. Il concerto a cura di Massimo Zamboni in collaborazione con il polistrumentista Cristiano Roversi (Moongarden, Il Porto Di Venere, Submarine Silence) e il percussionista e ricercatore del suono Simone Beneventi, dove i tre musicisti evocano il perturbante in musica con geometrie ritmiche e suoni analogici e digitali ad accompagnamento di una pietra miliare del cinema horror degli anni trenta, uno dei più celebri “Dracula” della storia del cinema: la storica pellicola di Tod Browning (il celebre regista di “Freaks”) resa leggenda dall’iconica interpretazione del protagonista Bela Lugosi. Un’esperienza sinestetica di grande suggestione, piena di bellezza e di sorprese. Con questa versione sostanzialmente rinnovata e arricchita di costumi, scene e musiche il progetto raggiunge il suo compimento. Dopo aver attraversato alcuni dei più significativi teatri della penisola il progetto si fa ancora più suggestivo e evocativo delle atmosfere che caratterizzano il capolavoro cinematografico.

Questo è l’estratto video a cura del regista Piergiorgio Casotti

L’horror non è gioco di fantasia, né mise en abyme di recessi insondabili e pericolosi di ognuno, è sempre di più cronaca dello stare al mondo. Lato oscuro sì ma inevitabile, mostro ordinario. Quando uscì il romanzo di Bram Stoker (1897) si poteva pensare a un colpo di coda irrazionale e orrorifico a fronte di una cultura votata al progresso tecnologico, industriale, politico. Poi il vampiro divenne icona e narrazione del capitalista sfruttatore. Ma a più di un secolo di distanza i giochi esistenziali, sociali, sono tutti scoperti. Un essere che non sa morire e non sa vivere, che si nutre di sangue altrui ma – chissà – è in cerca d’amore, consumato – mai fino all’annientamento – da una sorta di nostalgia. Melanconia. Il vampiro siamo noi. E il film che racconta meglio questo aspetto è proprio questo Dracula di Tod Browning del 1931, con un Bela Lugosi che a malapena parla inglese: poche parole da sfinge. Dracula è uno straniero, è noi stessi in quanto stranieri. E’ un film nato come prima emancipazione di un cinema che esce dal mutismo. La sonorizzazione di Zamboni, Roversi, Beneventi è un invito alla rilettura offrendo un ritmo, un mood, un tempo a una storia che tempo non ha.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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