MEGAN IS MISSING -Antiposer
Dopo la pubblicazione dell’EP di debutto ‘First Cuts‘ (2023, Controcanti Produzioni) e l’intensa attività live di supporto, la band ha dovuto fare i conti con la defezione del vocalist per il suo stato di salute.
Dopo un periodo di riflessione, i membri restanti hanno deciso di proseguire, convinti che il progetto Megan Is Missing potesse esistere con la stessa attitudine e intensità. Tornati in studio per la scrittura di nuovo materiale, Simona, già bassista nella formazione, si è proposta come nuova vocalist e così, inaspettatamente, la band ha rimesso su in breve tempo una tracklist che comprendesse sia i brani dell’EP sia gli inediti della futura produzione. Ed è proprio dalla nuova produzione che è estratto ‘Antiposer‘: una critica verso chi assume atteggiamenti o riferimenti culturali senza rendersi conto del contesto e del reale senso delle cose.
La chiave di lettura del brano, d’altronde, risiede proprio nel primo verso del brano: ‘What would you say if God was gay?’, chiaro riferimento alla celebre canzone dei Nirvana ‘Stay Away’ che si conclude, per l’appunto, con la frase ‘God is gay’. Cobain scrisse questa canzone come un appello ad abbracciare l’individualità e l’indipendenza, una vera esortazione a evitare le norme sociali e culturali della società e a rimanere autonomi. Se il testo è della sola Simona Pinto, la musica è firmata da tutta la band e riprende in tutto e per tutto il percorso già tracciato da ‘First Cuts‘ fatto di riff, urla e drumming ossessivo, stavolta abbandonando il garage e volgendosi di più verso l’hardcore.
Anche per ‘Antiposer‘, così come per l’EP, la band si avvale della collaborazione di Giuseppe Polito nel mix e mastering e per la prima volta di Antonio Russo (www.instagram.com/acasadiuke) nella programmazione dei synth. Quest’ultimo ha, altresì, prodotto il videoclip in 8-bit che accompagnerà l’uscita di ‘Antiposer‘: il video, in modo autoironico ed esorcizzante, ha per protagonista la stessa Simona che uccide ad uno ad uno, tutti i membri della band (compreso lo stesso Uke) ponendo così fine al futuro dei Megan con le sue stesse mani.
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