Nuova Musica Italiana – 4 recensioni
Federico Cimini – L’importanza di chiamarsi Michele
Dalla Calabria l’esordio discografico di un cantautore dai tratti sonori duri e aspra sulla scia di un Rino Gaetano moderno (vedi l’amara “Un militare”) con chitarra distorta e umore alternative indie.
L’ironia agrodolce che permea tutto il lavoro lo avvicina talvolta anche al migliore Daniele Silvestri (“Diversamente scomodo” con un ritornello irresistibile a suon di ska) mentre non gli aliena una vena alla Bennato “Non essere nessuno”).
Cani della biscia – Fai come faresti
Dalla profonda provincia piacentina i Cani della Biscia viaggiano all’interno dell’immaginario locale (a partire dal nome) sia liricamente che musicalmente (frequenti i riferimenti al liscio e al folk tradizionale della zona) parlando frequentemente un linguaggio ironico, ricco di sottintesi e citazioni.
Sonorità pulite, esecuzioni impeccabili non di rado arricchite da pregevoli virtuosismi, atmosfere sempre gradevoli e talvolta molto coinvolgenti.
Ottimo lavoro.
Settembre Nero – La dittatura del piano B
Un monolitico sound a base di duro e compatto electro rock è il carattere stilistico del duo torinese Settembre Nero all’esordio con un album convincente pur se abrasivo e non particolarmente compiacente al facile ascolto.
Si avvertono echi di Subsonica, Linea 77 e Bloody Beetroots ma il taglio rimane sempre piuttosto personale e distintivo.
http://settembrenero.bandcamp.com/
Loveless Whizzkid– We were only trying to sleep
Debutto per il trio di ventenni catanesi impegnati con un maturo percorso di ricerca che spazia da visioni neo psichedeliche a sferzate elettriche cariche a Sonic Youth e Fugazi con immersioni in un personalissimo post rock.
Un album di non facile fruizione e spesso piuttosto acido e musicalmente ostile ma estremamente vario ed interessante.
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