Nuova Musica Italiana – 4 recensioni
DIAFRAMMA – Preso nel vortice
L’immarcescibile Fiumani aggiunge l’ennesimo capitolo alla corposa discografia dei Diaframma. Lontani gli anni new wave, siamo in ambito del rock d’autore, in questo caso più abbordabile rispetto alle ultime prove, tinteggiato di venature pop che ben si innestano su basi scarne ed essenziali. Ottimi come sempre i testi, disco ben suonato, un po‘ di ospiti interessanti e alla fine, pur non essendo il miglior episodio della carriera, promosso a pieni voti.
JULES NOT JUDE – The miracle foundation
Attiva da un lustro la band bresciana, sopravvissuta a diversi cambi di formazione, arriva al secondo album a base di un variegato sound che attinge a piene mani da psichedelia 60’s e Beatles ma non disdegna XTC, Franz Ferdinand certo indie pop caro ai Grizzly Bear.Gli 8 brani non raggiungono la mezzora ma l’immediatezza e la freschezza dell’album.
CORDE OBLIQUE – Per le strade ripetute
E’ il quinto album per il gruppo campano alle prese con un neo folk dalle influenze mediterranee, dai toni melodici di stampo medievale (si avvertono a tratti assonanze con certi lavori di Angelo Branduardi), accenni prog e una palese impostazione classicheggiante.Un lavoro di notevole spessore, il tratto è severo e l’ascolto, talvolta difficile, richiede attenzione.
YOKOANO – Ventre
Con quel nome, divertente e dissacrante, non passano di sicuro inosservati.Neanche la loro musica che spazia tra folate grunge, stacchi nu metal, crossover, momenti di pausa dal respiro quasi beatlesiano.Suonato e prodotto impeccabilmente, testi interessanti, 15 brani con il botto.
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