Nuova Musica Italiana – 6 recensioni

nuova musica italiana 2 Febbraio 2015

ORLANDO MANFREDI – From Orlando to Santiago

Il resoconto sonoro di un viaggio a Santiago di Compostelo (da cui sono tratti anche suoni registrati durante il cammino) a base di atmosfere folk mediterranee, canzone d’autore, afflati soul jazz ma anche aperture più rock, ottimi arrangiamenti e buoni testi.

ALIA – Asteroidi

Esordio all’insegna di un pop fresco, leggero, solare quando sconfina in un’avvolgente bossa (“Goldie Hawn”) ma che in generale parla un linguaggio molto simile a quello a cui ci hanno abituato Tiromancino, Niccolò Fabi perfino Luca Carboni. Ci sono omaggi al pop rock di più largo respiro anni 80 di derivazione Style Council, Housemartins, Smiths (“Case di ringhiera”). Ottimo lavoro.

FABRIZIO FRIGO and the FREEZER – Donsusai

Una miscela accattivante di elettronica, pop e sferzate rock che non mancano di omaggiare lo spirito sonoro di Subsonica e Motel Connection caratterizza l’esordio della band toscana. Il tutto corredato da atmosfere elettro dance e da testi ironici e pungenti.

CUMBO – Cumbo

Dall’Umbria l’esordio dell’omonimo cantautore che si riallaccia alla classica tradizione della canzone colta italiana tra De Andrè, Fossati ma con un piglio più rock e aggressivo che riporta a certe atmosfere che furono care a Ivan Graziani. Un lavoro maturo e convincente.

C.F.F. e il NOMADE VENERABILE – Al cuore

Attivi dal 1999, tra i gruppi pugliesi più longevi, dopo numerose produzioni e cambi di formazione ora in veste di duo acustico femminile, si ripropongono con un ep essenziale e minimale in cui vengono ripresi in nuova veste alcuni vecchi episodi della band.Traspaiono passione, estrema liricità ed efficacia dei nuovi arrangiamenti. Un nuovo, interessante, inizio.

EUGENIO IN VIA DI GIOIA – Lorenzo Federici

Una divertente e divertita passeggiata sonora a base di folk (italiano e anglosassone) , swing e cantautorato con testi leggeri e scanzonati a legare con forza il tutto. Gli undici brani scorrono veloci e piacevoli per un album di ampio respiro, godibile e spumeggiante.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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