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GIONATHAN & WHITEPUMPKIN – Più forte

Un volo last minute dall’Italia a Miami, un dj con la testa a forma di zucca bianca che suona Michael Jackson nel club e una spy story a fumetti. Questi sono solo alcuni degli stravaganti elementi di PIÙ FORTE, la groovosissima nuova uscita firmata Gionathan & Whitepumkin

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GERMANO PARISI – Perderci

Il video di “Perderci”, diretto da Massimo Mercurio, ha come protagonista femminile Ilaria Cuomo e racconta come il viaggio di due anime simili, una il riflesso dell’altra che si cercano, si desiderano, attraverso uno specchio. Abitano mondi paralleli e intrappolate nelle proprie vite non trovano la forza o il coraggio per raggiungere il mondo dell’altro.

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BOCCUTO – Razza di ragazza

Musicalmente, “Razza di ragazza” si distingue per le sue atmosfere classiche, con un arrangiamento che parte dal pianoforte per arrivare al calore degli archi. La voce di Boccuto, in apparente contrasto con l’arrangiamento prodotto insieme al musicista Claudio Cupelli, emerge come un sigillo distintivo dell’artista, che non si risparmia mai, donando tutto sé stesso in ogni nota.

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POLO TERRITORIALE – Pamela

Il videoclip di “Pamela” alterna scene girate tra le mura del Liceo Copernico di Brescia all’ambientazione giocosa e leggera di un lunapark.

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TEKLA, ILARIA – Un’altra me

Le cantautrici Tekla (Francesca Cini) e Ilaria (Ilaria Baratta) tornano ad unire le voci in Un’altra me, brano dal sapore elettronico che non scorda le melodie pop/R&B, marchio di fabbrica del loro sound. Il singolo è da oggi disponibile online, in rotazione radiofonica e su YouTube con un videoclip girato a Lanzarote a cura di Andrea Ru.

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SWAN-SEAS – Songs in the Key of Blue

Brani malinconici, romantici, dall’andamento oscuro, che attingono ispirazione dagli anni Ottanta new wave/post wave chitarristica di Echo & the Bunnymen e The Sound ma con uno sguardo anche al Paisley Underground (dai Rain Parade ai Dream Syndicate) e a pennellate shoegaze e dream pop.

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BLACK SNAKE MOAN – Lost in time

Nove brani in cui abbraccia folk psichedelico di sapore anni Sessanta, trame care alla California musicale più oscura di quel periodo (con rimandi espliciti ai Doors ma con un approccio “malato” non distante dai primi Velvet Underground), blues, umori “desertici”, raga-rock.

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MASUA – Nablus

“Nablus” è una ballad pop-punk che racconta la storia di Naser, un rifugiato cresciuto nel New Askar Camp in Cisgiordania, in uno dei territori occupati dall’esercito israeliano.

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SICKTALE – Fiberboard

“Fiberboard” è un invito a non abbandonarsi alla disperazione, ma a trovare in sé stessi la resilienza necessaria per affrontare le avversità.