QUARRY – Micro plastic people
Quarry annuncia l’uscita del suo nuovo singolo “Micro Plastic People”
Un uomo avvolto dalla plastica è alla ricerca di voci per creare un coro e cantare contro l’invasione delle microplastiche
Un video promo in cui Quarry avvolto nella plastica si agita per liberarsi e invita le persone a postare sui social media un video in cui intonano l’intro vocale della canzone, “Micro Plastic People – Raising Hands”. Questi mini video faranno parte del video ufficiale. Ecco come Quarry ha scelto di pubblicare il suo nuovo singolo “Micro Plastic People”. Un tentativo sincero di unire tante voci in un coro contro le microparticelle di plastica che mangiamo, beviamo e respiriamo ogni giorno.
Il brano esce ad un anno di distanza dal fortunato album “Super Arcade” che ha ricevuto ottimi consensi in molti paesi. La canzone è stata scritta prima dello scoppio della pandemia ed è stata ispirata da una puntata del programma d’inchiesta Report, intitolata “Microplastic people”. Quarry canta con un tono ironico che a volte sfocia nell’amaro e nel cinico, creando un nuovo paesaggio sonoro con cambi di ritmo repentini, voci filtrate attraverso bottiglie di plastica tagliate a metà, percussioni di plastica e chitarre multicolorate.
Un EP sarebbe dovuto uscire a maggio per accompagnare il tour estivo in diversi paesi europei, ma a causa della pandemia ambedue progetti sono stati rimandati.
“Considerare la natura come un assortimento di risorse che possiamo sfruttare a piacimento non sembra stia portandoci nella giusta direzione. Consapevolmente o inconsapevolmente, noi umani conviviamo con i problemi che abbiamo creato. La microplastica che pervade il pianeta è uno dei problemi. La pandemia cambierà davvero il nostro modo di pensare? Ho scritto questa canzone prima della pandemia, ma il ritornello dal tono apparentemente gioioso, ‘Micro Plastic People, Wolf Down These Days (divorano queste giornate)”, probabilmente riflette il modo in cui affrontiamo i problemi. Viviamo troppo velocemente e tendiamo a ignorarli. Non è tempo di ripensare il rapporto arrogante che abbiamo con la natura? Facciamolo, ora!”
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