QUARRY – Super Arcade
Un deposito pieno di vecchi flipper e videogiochi, dove un musicista anomalo installa uno studio di registrazione e si lancia nella scrittura di nuove canzoni sperimentando tecniche di registrazione. Ecco com’è stato concepito “Super Arcade”, il nuovo lavoro dell’ indie-rock singer-songwriter QUARRY. Un ambiente speciale per un disco speciale.
«Per un musicista, un posto dove far musica è un continuo viaggio in galassie inesplorate, è la libertà,- racconta QUARRY-, e questo strano posto dove ho realizzato il nuovo album è stato anche un rifugio dove fermare il tempo ed estraniarmi dalle cose non necessarie di quest’epoca. Mentre scrivevo le canzoni, mi sono accorto di voler affermare che il disagio è un valore. È un disco che non ammicca alle tendenze, che esprime il disagio di convivere con falsi miti legati alla notorietà effimera, che anche sforzandomi di comprendere, non mi appartengono e non mi interessano, che respinge l’invasione dei bloggers del nulla, i talent show di qualsiasi cosa, che mi fa sentire a mio agio con il disagio di sentirmi spesso fuori posto e fuori dal tempo. »
Il secondo album da solista dopo “Prize Day”, pubblicato come Vittorio Tolomeo qualche anno addietro, prima di fondare la band Prizeday. Per QUARRY, dopo tanti concerti e tour in diversi paesi europei, con i Prizeday si è esibito anche al The Great Escape Festival di Brighton e come opening act dei concerti inglesi dell’icona della musica britannica Arthur Brown, un importante svolta musicale. “SUPER ARCADE” è un album guitar-oriented. Ritmi sferzanti e sincopati di batteria, linee di basso soniche e distorte, una tessitura di chitarre taglienti che spingono le melodie pop di Quarry. Trovano un importante spazio momenti più intimistici nei quali il piano e gli archi sono l’impronta sonora. Con Quarry, che ha suonato tutti gli strumenti, hanno partecipato alle registrazioni l’ex batterista dei Prizeday, Sergio Napolitano, e la violinista Eleonora Matsuno. ll singer/songwriter ha registrato, prodotto e missato tutti i brani mirando a un suono compatto, essenziale, sporco, con una concezione e attitudine che si avvicina ai dischi alternative pop rock della prima metà degli anni novanta, ispirandosi particolarmente alle produzioni di Steve Albini. Masterizzato da Giovanni Versari a La Maestà Studio. Il videoclip del primo singolo, “SUPER ARCADE”, è stato realizzato con la tecnica dello stop-motion dal regista Vincenzo Campisi con le illustrazioni di Francesco Quadri.
Il singolo che dà il titolo all’album, “Super Arcade”, e brani come “Everything And Its Opposite” e “Inside The Morning Light”, raffigurano in modo surreale e sarcastico gli algoritmi gestiti dai monopoli digitali, come i veri influencers delle nostre vite. “Man With The Scars” è una canzone dedicata a David Bowie. La deriva e il caos, sempre in agguato al confine tra virtuale e reale, sono tratteggiati in “Firefighter” e “Haters Online”. La ballata visionaria “Sweet Alien On Creamy Skis” celebra chi crede ancora in una svolta pacifica nell’intero pianeta. “London Cloak” è un omaggio, una fotografia, di quello che Londra è stata, ed è, nella formazione e nell’immaginario di Quarry. “Longest Years” esprime la percezione del tempo di un adulto nei confronti della propria adolescenza. “Reborn” racconta di come un incontro fortunato possa farci rinascere dopo un momento buio.
Tracklist: 01 Super Arcade, 02 Inside The Morning Light, 03 Everything And Its Opposite, 04 Man With The Scars, 05 Firefighter, 06 Sweet Alien On Creamy Skis, 07 Haters Online, 08 London Cloak, 09 Longest Years, 10 Reborn
Quarry è lo pseudonimo di Vittorio Tolomeo, un trasognato distillatore di suoni e parole agganciato alle radici dell’alternative pop rock, da sempre entusiasta assertore del concetto che una giusta canzone di tre minuti può cambiare la vita di qualcuno. Passaporto italiano e, per vissuto, formazione, viaggi e qualcosa di misterioso, anima anglosassone. Songwriter, musicista, cantante, sperimentatore di tecniche di registrazione. Concittadino di Michelangelo Florio, in arte William Shakespeare, cresce appunto a Messina e forma la band Noema che pubblica un EP con l’etichetta indie Toast. Scrive il brano “Aria” che diventa sigla del programma radiofonico di Radio 1 Rai, Demo. In seguito, vivendo tra Milano e Londra suona con svariati musicisti e conosce Bruce Replogle, pubblicista di John Lennon ai tempi di “Double Fantasy”, che lo prende nel roster del suo management e organizza un tour inglese accolto molto positivamente dal pubblico. Il primo album come solista, “Prize Day”, viene pubblicato dall’etichetta Audio Fidelity di Marshall Blonstein, ex presidente della Island Records. Il singolo, “Migrant Soul”, ottiene numerosi passaggi radiofonici negli Stati Uniti e in diversi paesi europei. Fonda la band Prizeday e assume lo pseudonimo di Quarry. L’album di debutto “Apps Will Grow Like Feathers” viene distribuito da Urtovox/Audioglobe e dall’etichetta neozelandese Do It Records. II cortometraggio “War Zone”, che include cinque canzoni dell’album, viene presentato al festival di Cannes. I Prizeday fanno molte date ricevendo un ottimo feedback, dapprima nel Regno Unito e successivamente in altri paesi europei. Si esibiscono anche al The Great Escape Festival e aprono per The Crazy World Of Arthur Brown. Nel frattempo Quarry si esibisce in acustico nei club londinesi. Il nuovo disco solista, il primo come Quarry, si intitola “Super Arcade”. Verrà presentato con un tour in diverse città europee in primavera e in America con delle date estive.
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