STREA – Gold and mess
Canzone d’autore che riporta (anche vocalmente) a Kate Bush e Enya ma che non disdegna momenti pop rock dal ritmo sostenuto, sguardi al prog.
Canzone d’autore che riporta (anche vocalmente) a Kate Bush e Enya ma che non disdegna momenti pop rock dal ritmo sostenuto, sguardi al prog.
La felicità a 30 anni riassunta in 7 parole: “Sai che su di me puoi contare”, la ballad country alla Johnny Cash di Luca Sammartino
BEVI TROPPO è una canzone che affronta con sottile ironia il mito della vita sopra le righe, esplorando il fragile confine tra l’eccesso e la normalità. Un invito alla consapevolezza che la ripetizione di certe azioni può cambiarti al punto da non vedere più alternative, rendendo l’appello degli altri alla semplicità e all’assenza di eccessi solo un grido disperato.
Il videoclip di Eroi, girato in Messico, combina l’estetica western con le atmosfere degli anni ’80, offrendo una rappresentazione visiva dell’abbraccio e del legame tra i protagonisti.
“Bande rumorose in A1” torna con “Nuvole rosse”, un brano ironico, incalzante e amaro, scorre tra i luoghi comuni sul “diverso” e le potenziali minacce percepite. L’ironia presente smorza la rabbia e la tristezza di fronte alla mancanza di empatia e curiosità, chiudendo con una nota di colore vivo tra milioni di tonalità di grigio.
Siamo nel pallone più totale di Alessandro Spina vuole essere un brano divertente dalle velature riflessive, che mette in evidenza l’importanza del calcio nel vissuto dei cittadini italiani, dove un pò tutti sono intenditori di calcio e allenatori da bar dello sport.
Dopo il suo terzo album in studio, Sophie Auster torna oggi sulla scena musicale con un nuovissimo singolo “Look What You’re Doing To Me”, un’anticipazione del nuovo disco “Milk for Ulcers” che uscirà nel 2025.
“Jesus Christ Super Saiyan” è un brano che racchiude influenze urban-rap, reggaeton e latin, creando un sound che riporta alla tradizione napoletana.
Il videoclip è girato da Francesco Luperto per Zima Film interamente in verticale, come se fosse il “pov” di un lui che osserva e racconta col proprio telefono, quel che avviene fra sé stesso (che lo spettatore non vede mai) e lei (che invece lo spettatore vede sempre presente in scena).
Otto brani nell’esclusiva dimensione chitarra acustica e voce, tra atmosfere soffuse, sospese, autunnali, dai colori pastello e dall’approccio lieve e “sussurrato”.
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