EX POLVERE – Essere al mondo
Cinque brani per un ep molto duro e crudo, che canta di disagio e depressione su un sound che oscilla tra atmosfere drammatiche, malinconiche e suoni aspri e distorti.
Cinque brani per un ep molto duro e crudo, che canta di disagio e depressione su un sound che oscilla tra atmosfere drammatiche, malinconiche e suoni aspri e distorti.
In un’era dominata da ritmi frenetici, in cui il breve e l’effimero regnano sovrani, il tempo scorre veloce e la musica tende ad inseguirlo con brani sempre più brevi e consumati in fretta, Eric Mormile si distacca audacemente dalla norma presentando “Figlie d’ ‘a Fonte d’ ‘e Suone”, il suo nuovo singolo.
“Voragine” è un brano autobiografico in cui Dèlè racconta della perdita della madre, situazione che purtroppo ha vissuto pochi mesi.
Il contesto sonoro parte da un chiaro e palese posizionamento all’interno della canzone d’autore ma si sviluppa poi in direzione di un rock non di rado piuttosto aspro e crudo.
Il fulcro del racconto del videoclip verte proprio sulla prospettiva di “partire dalla fine per trovare un nuovo inizio”.
Sagome di Feltro “IL RICHIAMO DEL BOSCO”
voci, cori , arrangiamento voci, composizione : Katia Palmer Guerra
composizione,testo, mix,basso elettrico, chitarra, batteria (programmata): Svetonius Pullio (Torti R.)
video: Svetonius Pullio
Urban Session in Piazza Monumentale a Milano
Recording e Mixing by Luciano Panama
Mastering Alessando Gengy Di Guglielmo
L’irruenza e la ferocia dei Cut si stemperano in un sound variegato ed eclettico che se, non di rado, si avvicina a J Mascis e Bob Mould con quell’irresistibile punk rock cantautorale e melodico, altre volte si affida a malinconiche ballate acustiche, a una cover di Prince, “When you were mine” e a un costante condimento di soul.
Un album dall’andamento “sgangherato” che ricorda il mood dei Fall, talvolta le sonorità del primo album dei Cure, la follia di Daniel Johnston, la malinconia “folle” di Kristin Hersh.
Fuori il video del singolo di Lomas “Una sottile linea di demarcazione”, regia di Claudio D’Avascio.
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