ADELAIDE – Insomma
Otto brani aspri, crudi e minimali, di derivazione post rock ma che si addentrano anche nell’emo e nel post punk.
Otto brani aspri, crudi e minimali, di derivazione post rock ma che si addentrano anche nell’emo e nel post punk.
Sette brani ruvidi e aspri, dalla matrice post rock ma che flirta sovente con il noise.
Il loro post rock liquido, venato di pennellate ambient si configura come un’ipotetica perfetta colonna sonora per immagini spiritualmente evocative.
Un suggestivo ep di una ventina di minuti tra post rock, dream pop, atmosfere dilatate e solenni, in un sound dai tratti quasi cinematografici.
Spigoloso, dinamico, pulsante e denso di influenze alternative e post-punk,
The Heresiarch e’ un brano diretto e immediato, che pretende attenzione.
Un’esperienza cerebrale, avvolgente, penetrante, primo capitolo di una trilogia che basa la successione delle note e la composizione su un’equazione matematica.
Un originale e ipnotico mix di post rock, jazz, momenti noise, sperimentazione, un approccio a tratti prog, atmosfere da colonna sonora anni Settanta.
Un album che guarda a riferimenti disparati, introitando echi post rock, math, sperimentazione, improvvisazione di sapore jazzistico che si ripropone ogni volta in veste differente ai concerti.
Il videoclip “Church Superdelay” è realizzato da Elide Blind Il brano è pubblicato da Vina Records.
Quattro brani strumentali, ipnotici, dai sapori psichedelici ma anche post rock, graffi kraut e math rock.
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